TRIBUNALE MODICA. CONDANNATO A SEI MESI IL GIOVANE CHE AGGREDI’ I CARABINIERI DI POZZALLO

Se l’è cavata con un patteggiamento e con la condanna a sei mesi di reclusione, il venticinquenne modicano che martedì aveva aggredito con spintoni e altro i componenti una pattuglia dei carabinieri di Pozzallo. Michele Abbate, 25 anni, residente in Contrada Musebbi a Modica, pregiudicato per precedenti specifici che lavora nella cittadina marinara, ieri mattina è comparso in stato di detenzione davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, assistito dall’avvocato Nino Frasca Caccia. Il magistrato, come primo atto, ha convalidato il provvedimento restrittivo, poi alla riapertura delle porte dell’aula-udienze il difensore ha chiesto che il proprio assistito venisse ammesso al rito alternativo del patteggiamento per il quale non c’è stata alcuna opposizione da parte del pubblico ministero, Veronica Di Grandi. E’ stata, pertanto, concordata una pena a sei mesi di reclusione, condizionata alla remissione in libertà. Il giudice, in conclusione, ha deliberato in questo senso. Abbate è, dunque, tornato a casa. Martedì scorso, intorno alle 13, l’interessato, mentre era a bordo del proprio motociclo, a Pozzallo, era stato fermato per un controllo dalla pattuglia dei militari dell’Arma anche perché non indossava il casco protettivo. Alla richiesta di esibire i documenti di circolazione, si era alterato(è stato poi accertato che non aveva la patente di guida e che il veicolo non era coperto di certificato assicurativo). Aveva prima spintonato uno dei militari, poi lo aveva colpito con un pugno allo stomaco. Non soddisfatto, oramai senza riuscire a controllarsi, aveva sferrato una testata in faccia al carabiniere procurandogli una ferita al labbro tant’è che alla vittima erano stati poi applicati tre punti di sutura con prognosi di dieci giorni. Era accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.

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