La Provincia di Ragusa alla Bit di Milano per presentare le infrastrutture

Il 30 aprile aprirà il nuovo aeroporto di Comiso, la Provincia Regionale di Ragusa alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano presenterà il nuovo scalo aeroportuale ma anche le altre infrastrutture che potranno cambiare il volto del territorio ibleo. La Bit di Milano è una ribalta internazionale per il turismo e la provincia di Ragusa sfrutterà l’evento fieristico per presentare le infrastrutture che potranno contribuire a veicolare meglio l’immagine del territorio. Non solo l’aeroporto di Comiso ma anche il porto di Pozzallo, il porto turistico di Marina di Ragusa e il recupero della tratta ferroviaria Modica-Ragusa. Quest’ultimo obiettivo già inserito nel progetto “Maratonarte” del Ministero dei Beni Culturali prevede come missione la rivitalizzazione di questa tratta ferroviaria e la creazione di un treno-museo che permetta a tutti di conoscere le città del barocco ibleo. Dal 21 al 24 febbraio la provincia di Ragusa e tutti i 12 comuni iblei saranno presenti alla Bit di Milano, insieme alla Soaco (società di gestione dell’aeroporto di Comiso), alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa, per mettere in campo le infrastrutture della provincia di Ragusa che potranno far decollare la Provincia di Ragusa anche come polo di attrazione turistica potendo contare su un sistema infrastrutturale meno deficitario rispetto al passato. “Alla Bit 2008 – afferma il presidente Franco Antoci – il territorio ibleo ha l’opportunità di presentare e far conoscere le novità infrastrutturali della provincia che quest’anno presenta la grande novità dell’apertura dello scalo aeroportuale di Comiso che ci collegherà più facilmente all’Europa. Abbiamo voluto caratterizzare questa presenza alla Bit di Milano con l’opzione infrastrutture perché le novità dell’aeroporto di Comiso, del porto turistico di Marina di Ragusa, del potenziamento del porto di Pozzallo e del recupero della tratta ferroviaria Ragusa- Modica sono rilevanti per una provincia che finora ha avuto un indice basso di infrastrutturazione che l’ha fortemente penalizzata anche nel suo sviluppo turistico. Abbattuto il gap infrastrutturale, ecco che l’attrazione turistica per la nostra provincia cresce considerevolmente”.

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