UDC. MODICA, PEPPE DRAGO PARLA DA LEADER: “Nuove regole del gioco”

C’era attesa per il direttivo cittadino dell’Udc da cui doveva giungere l’indicazione per la candidatura modicana all’Ars. Poteva essere il giorno di Piero Torchi ed invece si è assistito al “Peppe Drago Show”. Il leader dell’Udc si è detto “gasato” dall’avvio della nuova era politica e ha dettato ai suoi le nuove regole del gioco. “Siamo l’unico partito che è rimasto – ha detto Drago –. Ci sono oramai quattro poli: quello di destra che è il Pdl, quello di sinistra radicale con Bertinotti, l’altro di sinistra con Veltroni e poi ci siamo noi con la nostra storia moderata, cristiana e liberale”. Poi Drago è passato alle questioni locali: “Il Prg è il nodo centrale. Non tanto in sé. Io non ho interessi da tutelare, me ne frego. E’ importante il come si andrà all’approvazione e soprattutto il quando. Prendetevi – ha detto ai suoi consiglieri comunali – tutto il tempo che volete, ma di certo approvatelo presto”. Doveva essere la sede per il “lancio” della candidatura Torchi. E Drago non si è sottratto all’argomento. “Io non so – ha detto – se indicherete Piero o meno come candidatura modicana. Io farò le mie valutazioni, così come spetterà poi al direttivo provinciale ed infine regionale. So però che, con questi nuovi scenari politici, se si andasse alle amministrative navigheremmo in mare aperto. Nessuna alleanza è scontata, o meglio – ha precisato il leader scandendo le parole – tutte le alleanze sono possibili! Da parte nostra abbiamo quattordici anni di serietà alle spalle”. In pieno Casini style, Drago non ha mancato di mandare stilettate agli oramai ex alleati: “noi siamo democratici, ci stiamo riunendo, stiamo discutendo. Ma a Modica avete mai visto Forza Italia discutere così come stiamo facendo noi, di candidature o di scelte amministrative?”. Tornando alla candidatura eventuale del suo “delfino”, l’ex presidente della Regione ha detto: “è una candidatura forte; bisogna valutare se l’impatto della presenza nella lista del partito supera l’impatto negativo delle sue dimissioni dopo nove mesi di sindacatura”. Tirato più volte in ballo, Torchi ha preso la parola ribadendo la sua disponibilità. “Non è una disponibilità a candidarmi – ha precisato Torchi –. Io metto a disposizione del partito la mia persona e la mia esperienza per ciò che esso riterrà opportuno. Sono uno strumento del partito”. Il Sindaco ha però chiesto che, chiunque sia il candidato dell’Udc di Modica, sia un “candidato per vincere e che – ha detto mutuando un “topos” veltroniano – abbia la luce negli occhi. Modica ha bisogno di un posto all’Ars. L’assenza, dal 1996 ad oggi, di un deputato si è fatta sentire. Per quanto mi riguarda subordino ogni scelta alla volontà del partito e dei consiglieri comunali”. Il direttivo si è aggiornato a giovedì pomeriggio. Sarà quello il “Torchi day”?

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