“C’è ancora tempo per fermarsi e riaprire il dialogo”. Appello del coordinatore provinciale di Italia dei Valori a poche ore dai congressi convocati a Ragusa.

“Il tempo per il dialogo non si esaurisce mai e tanto meno vengono a mancare le occasioni per un confronto quando ci si trova davanti a situazioni che rischiano di distruggere quanto costruito negli anni”. Il coordinatore provinciale di Italia dei Valori, Giuseppe di Natale, tenta ancora una volta la via del dialogo e del confronto per cercare di ricucire, anche all’ultimo momento, una lacerazione interna al partito che si è manifestata in tutta la sua gravità in questi ultimi giorni. “E’ chiaro che ci troviamo in questa situazione per responsabilità che non possono essere attribuite all’attuale gruppo dirigente del partito. Ma è compito di ognuno di noi, tanto più di coloro che sono alla guida del nostro partito, tentare sempre il dialogo ed il confronto sincero e schietto per cercare una soluzione possibile alla situazione venutasi a creare. Convocare un congresso cittadino e provinciale in questo momento politico interno ed esterno al partito non ha senso, anzi arrecherebbe soltanto una grave perdita di consensi. Oggi l’intero quadro politico si sta delineando in fretta per arrivare pronto alle elezioni di aprile. Italia dei Valori a Ragusa ha bisogno di un primo, sostanziale, vero confronto interno che preluda possibilmente alla fase congressuale, ma che innanzitutto deve mirare alla fase elettorale della vita politica del nostro Paese. I congressi in questa fase rischiano di essere controproducenti. Ciò che interessa in primo luogo dev’essere l’unità del partito, valore primario che tutti i componenti dell’Italia dei Valori dobbiamo ricercare e coltivare. Il mio è un appello al buon senso: fermiamo questa macchina senza controllo che rischia soltanto di farci perdere il contatto con la realtà politica e sociale del nostro territorio. Spero che il mio appello venga accolto da tutti i componenti del partito, che si annullino i congressi e che si ritorni al confronto interno. C’è ancora tempo”.

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