SCICLI E LA STUDENTESSA PALPEGGIATA. INCHIESTA DELLA PROCURA E DEL CSA. L’INSEGNANTE RISCHIA IL POSTO

Aria tesa stamani al Palazzo di Giustizia di Modica, per la fuga di notizie riguardanti la vicenda del presunto palpeggiamento da parte di un insegnante di Scicli in danno di una sua allieva. Il Sostituto Procuratore della Repubblica, Maria Mocciaro, non ha gradito che la notizia fosse data in pasto all’opinione pubblica anche perchè c’è di mezzo un professionista, una minorenne ed un’istituzione scolastica che rischia di perdere in credibilità. La vicenda, però, era sulla bocca di molti a Scicli. Tutti sapevano ma nessuno parlava. La denuncia, da quanto si è appreso, è stata presentata dai genitori della ragazza, che si fanno patrocinare dall’avvocato Francesco Riccotti, al Commissariato di Polizia di Modica. Di mezzo c’è pure il compagno di classe della presunta vittima, anche lui sedicenne che ha ripreso col suo cellulare il presunto palpeggiamento da parte di un professore. Da quanto si è appreso, il giovane avrebbe ricevuto nei giorni seguenti al fatto inviti più o meno insistenti per cancellare quelle immagini che adesso sono in mano alla dottoressa Mocciaro anche se non sembrerrebbero così compromettenti per l’insegnante della terza classe dell’Istituto Scientifico "Quintino Cataudella", video che è stato acquisito quale elemento probatorio dagli inquirenti. L’insegnante è conosciutissimo in città anche per avere praticato l’impegno politico di notevole rilevanza a carattere comunale che provinciale. Secondo quando di apprende, il filmato risalirebbe a circa un mese. Da allora, la ragazza non ha più frequentato le lezioni, forse per imbarazzo o forse anche per decisione degli inquietati genitori.. Le riprese sarebbe sfocate ma si vedrebbe la mano dell’insegnante che che accarezza sotto il banco la coscia della ragazza. Nei prossimi giorni a carico dell’uomo, che si è affidato alla difesa dell’avvocato Carmelo Ruta, dovrebbe essere formulata l’ipotesi di reato che dovrebbe configurarsi in atti sessuali con minorenne. In atto l’uomo non è stato ancora iscritto nel registro degli indagati probabilmete perchè la Procura attende che il dirigente del Centro Servizi Amministrativi Regionale, ovvero l’ex Provveditorato agli Studi, presenti le sue conclusioni tratte dall’indagine amministrativa che è stata avviata da ieri. In questo senso il dirigente provinciale del Csa, Cataldo Dinolfo, ha ammesso di avere avviato l’indagine anche se ha preferito non commettante il fatto prima di avere contezza di quanto sia avvenuto.

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