Modica: Allargare si accorpare no. I dipendenti del Tribunale chiedono questo

Non all’accorpamento con Ragusa, si all’allargamento del Tribunale. E’ unanime la posizione dei dipendenti degli uffici giudiziari di Modica che ieri hanno tenuto un’assemblea a Palazzo di Giustizia presieduta da Giovanni Cassibba della Cgil, Saverio Giunta della Cisl, Donato Zisa dell’Uil e Filippo Pasqualetto dell’Ugl, per discutere sulla paventata soppressione del Tribunale di Piazzale Beniamino Scucces Muccio, che ha portato alla stesura di un documento indirizzato ai ministri della Giustizia e dell’Economia e per conoscenza a varie istituzioni nonché ai parlamentari nazionali e regionali della provincia. I lavoratori hanno fatto riferimento, in particolare a “iniziative assunte unilateralmente da componenti della magistratura ordinaria degli uffici giudiziari di Modica, che auspicherebbero la soppressione”. In questo senso la categoria manifesta disappunto e disagio per le conclusioni cui questi ultimi “sono addivenuti, in special modo per la completa assenza di opportuna e preliminare azione di raccordo con gli altri operatori della giustizia modicana”. “Siamo assolutamente contrari ad un’ipotesi di soppressione – dice Giovanni Cassibba – perché i numeri parlano a vantaggio di Modica. Si è fatto soprattutto riferimento al carico di fascicoli per giudice, i famosi 433. Ebbene noi possiamo affermare che nel Tribunale di Modica siamo quasi in equa condizione”. Nel documento redatto dall’assemblea, i lavoratori della giustizia si dicono, oltremodo, amareggiati “per la scarsa attenzione e considerazione cui sono tenuti, come personale degli uffici giudiziari, “quando si discute di situazioni afferenti le problematiche di settore, proprio da coloro che beneficiano di una qualificata e puntuale assistenza che spesso, e sempre più, esorbita le rispettive qualifiche funzionali”. “L’amministrazione della giustizia – aggiunge Cassibba – non può essere pensata, amministrata e gestita in esclusivi termini di bilancio, a parte il fatto che i cosiddetti “Tribunalini” “pur in presenza di ridotte entità numeriche, sia in termini di affari trattati (comunque proporzionati alla peculiarità territoriale) che di unità lavorative presenti nell’organico complessivo (insufficiente ed il più delle volte scoperto) offrano e garantiscano all’utenza una risposta più che puntuale ed efficiente rispetto agli uffici di grandi dimensioni”. I lavoratori chiedono “di sapere se corrisponde a verità l’ipotesi di accorpamento al Tribunale di Ragusa, se sono state avviate politiche di revisione e una nuova pianificazione delle strutture territoriali, se eventuali riassettamenti siano subordinati a standard in termini di bilancio o di numero di atti movimentati”. “E’ invece necessario – dice Corrado Rizza, esponente delle Rsu – il potenziamento degli organici dei magistrati e del personale amministrativo. E’ anche ipotizzabile un ampliamento del circondario del Tribunale di Modica, con l’inserimento dei comuni limitrofi di Rosolini, Noto, Pachino e Portopalo, che favorirebbe gli utenti di quelle aree urbane perché si ridurrebbero le distanze dalla sede dell’attuale circondario d’appartenenza”.

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