Al via il progetto “Insieme in acqua” per favorire l’integrazione degli studenti disabili

“Insieme in acqua” è il nome del progetto realizzato dall’assessorato provinciale alle Politiche Sociali e dall’I.P.S.S.A.R “Principi Grimaldi” di Modica presso la piscina comunale che registra l’adesione di 25 studenti diversamente abili affiancati da 20 studenti normodotati che avranno una funzione di tutor e sono impegnati in un unico gruppo di lavoro. Gli studenti destinatari sono stati scelti su indicazione dei rispettivi docenti di sostegno di concerto con quelli di educazione fisica. In termini operativi a ciascun studente disabile è affiancato, oltre al proprio docente di sostegno, anche un compagno di classe che praticherà al suo fianco le lezioni di nuoto. Sono coinvolti in questo progetto anche gli assistenti igienico sanitari assegnati dalla provincia agli alunni con disabilità. “L’idea progettuale – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Raffaele Monte – scaturisce dalla reale esigenza di offrire agli studenti diversamente abili presenti presso l’Istituto Alberghiero di Modica un’ulteriore opportunità di integrazione nel tessuto scolastico attraverso una comune esperienza motoria vissuta insieme agli studenti di altre classi. La formazione di una “classe aperta” permette a studenti e docenti di vivere la scuola in un contesto diverso ma altrettanto stimolante rispetto alle quotidiane attività didattiche”. L’assessore Monte ha accolto favorevolmente l’idea progettuale presentata dal dirigente scolastico Enzo Bonomo, e dalla referente del progetto professoressa Rosa Maltese. “Il progetto concorre al raggiungimento – aggiunge l’assessore Monte – di alcuni importanti obiettivi riferiti sia agli studenti diversamente abili sia agli studenti normodotati. Per i primi si punta al raggiungimento di adeguati livelli di autostima, alla ristrutturazione al consolidamento ed alla rielaborazione degli schemi motori di base, all’ottenimento di accettabili risultati riguardo all’ambientamento in acqua, nonché ad un rinnovato spirito di gruppo e senso di appartenenza tendenti a migliorare i rapporti interpersonali. Si raggiungeranno così apprezzabili livelli di autonomia sociale e personale con notevoli riflessi positivi sulla vita quotidiana. Per gli altri, si porranno le condizioni per comprendere come la disabilità in genere possa essere fonte di risorse inestimabili per un contesto sociale rispettoso dei diritti dell’uomo. I ragazzi impareranno a ritrovare nei loro compagni delle persone ricche di sentimenti, di emozioni e di voglia di vivere e dalla semplicità e dalla sincerità dei loro compagni diversamente abili ad amare e rispettare tutto ciò che li circonda”. (gm)

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