Vittoria: Manuale di storia per le scuole: l’Assessore Monello scrive ai dirigenti scolastici

L’assessore ai beni culturali e alla Pubblica Istruzione del comune di Vittoria, Paolo Monello, ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici della città per la redazione di un manuale di storia per le scuole, in occasione del Quarto Centenario. “Tra le pubblicazioni da fare in occasione delle celebrazioni del Quarto Centenario della fondazione – scrive l’assessore – è stata prevista la realizzazione di un manuale di storia per le scuole cittadine, affidato ad un gruppo di studiosi e docenti universitari. Però mi chiedo se, anziché calare dall’alto un testo costruito solo da alcuni studiosi e docenti, non sia meglio e più proficuo per la conoscenza della nostra storia costruirlo assieme alle scuole. L’idea sarebbe quella di formare vari gruppi di studio, composti da studenti e docenti con l’assistenza, il coordinamento e la supervisione di studiosi, scelti tra i migliori conoscitori della storia locale. Il lavoro potrebbe essere diviso in vari capitoli, ciascuno affidato ad un’istituzione scolastica, secondo la disponibilità e l’indirizzo di studi. Il manuale, dovrebbe essere fatto non solo di testi scritti, ma arricchito da mappe, disegni, rilievi di monumenti, foto, grafici e quanto possa servire a rendere più comprensibili i fatti. Oltre alla redazione di un testo scritto da stampare, possono essere previste altre modalità di diffusione (internet) o di acquisizione di nuove conoscenze anche a mezzo di filmati, interviste ecc.. Sarebbe utile individuare tra gli studenti delle ultime due classi, i più dotati di capacità nel disegno, nell’informatica, nella realizzazione di grafici, mappe, filmati e quanto altro sia necessario a costruire un vero e proprio manuale, suscettibile di essere ulteriormente arricchito. Mi rendo conto che il progetto è ambizioso, ma oggi la storia di Vittoria e del suo territorio ci è nota in tutti i suoi aspetti: si tratta solo di trovare un nuovo modo per scriverla, farla capire, diffonderla. Chiedo la collaborazione delle scuole, perché c’è bisogno di unire alla conoscenza delle fonti la fantasia, la creatività, il diverso modo di vedere le cose delle nuove generazioni. Sarà un utile scambio di notizie e di esperienza tra studiosi e giovani, dal quale non potrà che scaturire qualcosa di buono”.

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