MODICA. I DIPENDENTI DEL TRIBUNALE DI MODICA SI SENTONO ESCLUSI DALLA VICENDA RIGUARDANTE LA SOPPRESSIONE

I dipendenti degli uffici giudiziari presso il Tribunale di Modica, non tenuti in considerazione nella vicenda riguardante il paventato accorpamento con il Tribunale di Ragusa, in previsione della chiusura dei 62 "tribunali" esistenti in Italia. "Pensiamo che il personale dipendente – dicono gli interessati – debbano avere rispetto ed essere presi nella giusta attenzione relativamente a questa situazione. Ogniqualvolta si torna a discutere sulla possibile soppressione, registriamo prese di posizione di tanti, politici, avvocati giudici, ma non si fa alcun riferimento alla nostra categoria. A noi e di noi non è stato mai detto nulla, mai ci è stata chiesta un’opinione". Dipendenti risentiti, giustamente tra l’altro. "Senza di noi – incalzano – il tribunale è come un’autovettura senza motore. Il tribunale non lo si identifica in chi ci lavora quotidianamente. Ripetutamente si omette la nostra posizione, i nostri eventuali problemi. Si potrebbe anche cercare di capire se ci sono nostre incapacità". La questione diventerà, quasi certamente, oggetto di attenzione sindacale perché si possa assumere una posizione, anche se le diverse sigle di rappresentanza dei lavoratori finora sono rimaste nel più assoluto riserbo. "E’ vero – dice Giovanni Cassibba, massimo esponente della Cgil – ma, adesso, personalmente, parlerò con il nostro segretario provinciale per verificare la possibilità di portare all’attenzione del comitato direttivo questa situazione e valutare se c’è la necessità di informare e coinvolgere il personale in maniera più ampia". I dipendenti degli uffici giudiziari vogliono essere partecipi di tutta la questione e per questo intendono essere parte concreta e diretta in qualunque trattativa o riunione che si può svolgere. "Se c’è un’ipotesi soppressione – conclude Cassibba – questa va discussa. Si devono sentire tutte le parti e non solo i magistrati visto che loro si sono espressi, come abbiamo saputo, in larga parte positivamente per l’accorpamento. Si tenga presente che siamo noi lavoratori a fare in modo che il loro lavoro sia portato a termine. Diciamo che loro vivono di rendita, che siamo noi a "svezzare" i giovani giudici che arrivano nella struttura giudiziaria".

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa