Ragusa: Ultime battute di Sciapitò

Ultime battute di Sciapitò, l’iniziativa in corso sino al 6 gennaio ai giardini di Villa Margherita, sostenuta dal Comune di Ragusa, assessorato al Turismo, promossa dall’associazione culturale Edrisi e da Santa Briganti, con il supporto di Cirque Allant Vers. Saltato all’ultimo momento lo show di Nando e Maila, per un infortunio occorso alla giovane artista, questa sera, a partire dalle 22, il tendone da circo si animerà con la performance proposta dalla compagnia Bengala. Nasce dall’unione di due strani e diversi soggetti, Riccardo, dalla Valle d’Aosta, e Salvatore, dalla Sicilia, proprio dall’area iblea, che ha già all’attivo due tipi di spettacoli: “Nord-Sud” che vanta più di trecento repliche e il nuovissimo “Oltre il sole”, entrambi della durata di circa 40 minuti e rivolti ad un pubblico eterogeneo. Quella di oggi è anche un’occasione straordinaria per vedere all’opera un giovane della provincia di Ragusa che ha scelto di percorrere la strada del “busker”, incarnandone al meglio la magia e il fascino, per una “professione” senza tempo che ancora oggi continua ad esercitare una certa attrattiva tra i ragazzi, come testimonia la partecipazione ai corsi di acrobatica e tecniche dello spettacolo in strada fatta registrare in questi giorni a Sciapitò. Il programma di domani, invece, prima della chiusura prevista per domenica, prevede, dopo l’happy hour delle 17,30, il “Roy Briganti’s open stage”. Roy Briganti è un personaggio di fantasia che presta la sua ispirazione a tutti gli artisti che hanno animato le varie giornate di un evento che è stato un po’ circo, un po’ teatro e un po’ cabaret. A partire dalle 22, dunque, si alterneranno giocolieri, musicisti e acrobati che hanno caratterizzato dal 27 dicembre a oggi le varie fasi dello spettacolo. “L’intento – spiega il presidente di Edrisi, Francesco Pinna – è quello di far trascorrere qualche ora all’insegna della spensieratezza più assoluta con una sorprendente carrellata degli ospiti che hanno strappato applausi a piene mani dal pubblico. E sono stati proprio gli spettatori ad aver seguito con un certo interesse, sera dopo sera, l’evoluzione di Sciapitò che, così come lo abbiamo pensato, ha cercato di trasformarsi in un luogo di incontro, di creazione, di arte, di cultura ed altre cose che spesso ci mancano”.

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