SCICLI. ABUSI SESSUALI SU MINORATA PSICHICA. UN INDAGATO HA DIVULGATO LA NOTIZIA

Avrebbe “sbandierato ai quattro venti” la sua condizione di indagato per le presunte “attenzioni sessuali” che insieme con altri tre pensionati avrebbe attuato nei confronti di una ragazza sciclitana con disabilità psichica. L’uomo avrebbe mostrato all’interno di un bar il verbale di perquisizione che i carabinieri avevano poco prima effettuato nella sua abitazione. Scicli è una bella cittadina dove quasi tutti si conoscono per cui la notizia si è diffusa in poco tempo a macchia d’olio. In buona sostanza il segreto istruttorio è saltato. Anche in Procura a Modica la diffusione della notizia ha preso alla sprovvista. I fatti, a questo punto, sono certi e gli indagati sarebbero, in atto, quattro di età compresa tra i 60 e i 70 anni. L’indagine sarebbe scattata nei primi giorni di ottobre. Secondo l’accusa avrebbero abusato sessualmente di una ragazza affetta da ritardo mentale. La violenza risalirebbe al quattro ottobre. La vittima sarebbe stata, addirittura, legata ed imbavagliata ed a turno i responsabili avrebbero abusato di lei. Poi, soddisfatti gli istinti sessuali, avrebbero riaccompagnato la giovane l’avrebbero lasciata in un casolare sotto la minaccia ragazza sarebbe stata abbandonata nel casolare con minacciata di non raccontare nulla per non avere ritorsioni. Violenza sessuale, minaccia a mano armata con l’aggravante di avere agito consapevoli delle condizioni di minoranza psichica dell’interessata. L’indagine è diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Modica, Maria Mocciaro, che avrebbe sottoposto a sequestro le auto degli indagati tra cui un’Autobianchi Y 10, una Peugeot ed una Mercedes che, secondo gli inquirenti, sarebbe state utilizzate per le varie “spedizioni”. Una vicenda amara che si ricollega a quella venuta alla luce lo scorso mese di giugno, ed anche in questo caso con sei indagati, tra i quali un ottantatreenne tutti arrestati nel corso di un’operazione denominata “Pollicino” ed eseguita dalla Squadra Mobile di Ragusa, in quel caso per la presunta violenza sessuale in danno di una minore sciclitana. In quella indagine risultano invischiati la madre della ragazzina ed il convivente, arrestati per sfruttamento della prostituzione minorile. Pare che la giovane fosse fatta prostituire in cambio piccoli regalini o promesse e quindi consegna di modiche somme di denaro da parte di chi ne avrebbe abusato sessualmente. Per questa indagine il magistrato ha deciso di avviare una perizia sulla vittima.

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