Fondi Europei, Il ruolo delle Province

Il Convegno organizzato dall’UPI a Siracusa dai fondi europei per il biennio 2007-2013 ha visto l’importante intervento di DANUTA HUBNER, Commissario Europeo per gli affari regionali, che ha prospettato un importante scenario futuro per l’isola e l’interno del Meridione d’Italia”.
Così Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale, ha commentato i lavori a cui ha partecipato in rappresentanza del Consiglio Provinciale di Ragusa insieme al Consigliere Giovanni Mallia.
“Il Convegno di Siracusa segna un importante passaggio di tipo politico: gli enti territoriali intermedi e di base, le Province ed i Comuni, sono stati riconosciuti come soggetti con cui confrontare le politiche comunitarie che lo Stato e le Regioni intendono mettere in campo. Questa nuova prospettiva offre una chance in più ai territori che potranno concertare al proprio interno le scelte di crescita e di sviluppo”.
“Il Presidente Cuffaro ha dichiarato la propria disponibilità politica ad un impegno nell’ottica di una spesa mirata al superamento delle oggettive condizioni di sperequazione tra Nord e Sud d’Italia. Le Province devono inserirsi in questo contesto e coadiuvare le municipalità per produrre progetti in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini. Dobbiamo, come governo di area vasta, interpretare questa nuova opportunità al meglio. In considerazione del fatto che sarà l’ultimo giro di finanziamenti all’interno dell’obbiettivo 1, non dobbiamo sprecare occasione.”
“Il Commissario Europeo Hubner – continua Failla – ha apprezzato gli sforzi che la Sicilia e le sue Province stanno attuando per adeguare le proprie strutture a raccogliere questa occasione. Ha detto testualmente: “your future is in your hands “. Il vostro futuro è nelle vostre mani. Siamo noi quindi a dovere pensare politiche vincenti che ci diano quello scatto che si attende da anni per ridurre le differenze infrastrutturali che allo Stato ci penalizzano”.
“Se riusciamo in questo – conclude Failla – avremo qualificato a fondo la nostra azione politica e la avremo adeguata alle nostre reali necessità. Bisogna portare all’interno dei partiti e delle organizzazioni sociali e di categoria il dibattito per preparare sotto il profilo culturale il terreno da cui mietere un buon raccolto”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa