Netturbino ucciso a Scicli, fermate 4 persone

Quattro persone, tra cui due donne, sono state fermate dai carabinieri nell’ambito delle indagini sull’uccisione di Giuseppe Drago, 32 anni, l’operatore ecologico assassinato domenica sera a Scicli (Ragusa), davanti alla sua abitazione, con due colpi di pistola e uno di fucile. Nell’agguato sono rimaste ferite in modo non grave anche una bimba di dieci mesi, colpita di striscio alla caviglia da un pallino di rimbalzo, e la mamma della piccola, raggiunta alla schiena. Secondo gli investigatori l’omicidio sarebbe maturato all’interno di una faida tra famiglie di pregiudicati. La vittima aveva infatti precedenti per spaccio di droga e rapina. I fermati sono Antonino Ferrante, di 37 anni, le sorelle Elena, di 33, e Maria, di 40, tutti e tre pregiudicati, e Giovanni Pacetto, di 20 anni, incensurato. Quest’ultimo avrebbe messo a disposizione le armi utilizzate dai sicari. Secondo la ricostruzione degli investigatori, gli esecutori materiali dell’agguato sarebbero Antonino Ferrante, che avrebbe imbracciato il fucile, e la sorella Elena, che avrebbe sparato con la pistola i colpi di grazia.

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