POZZALLO. IMPRENDITRICE CONDANNATA DAL TRIBUNALE DI MODICA. LOCALE PRIVO DI LICENZA

Accusata di avere aperto abusivamente un luogo di pubblico spettacolo e di intrattenimento finisce in Tribunale e rimedia una condanna. Il reato, contemplato all’articolo 681 del codice penale, è stato oggetto del processo celebrato davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia. Sul banco degli imputati una donna, per l’appunto, Maria Marina, difesa dall’avvocato Danilo Di Prima. Il legale, in apertura di udienza ha avanzato richiesta per l’ammissione della propria assistita al giudizio alternativo del patteggiamento, trovando l’assenso del pubblico ministero. La Marina è stata, pertanto, condannata a sette giorni di arresto e centoquaranta euro di ammenda. Le pana detentiva è stata, poi, sostituita con un’altra pecuniaria ammontante a duecentosessantasei euro. L’imputata, complessivamente, dovrà pagare 406 euro, ma ha beneficiato del condono visto che la vicenda risaliva al periodo antecedente all’applicazione del beneficio. Secondo l’accusa, l’imprenditrice aveva avviato un’attività dove si svolgevano spettacoli di intrattenimento senza averne comunque le autorizzazioni di pubblica sicurezza. Furono i carabinieri ad eseguire gli accertamenti nel corso di appositi controlli disposti dal Comandante la Compagnia di Modica. I militari accertarono nel locale la presenza di persone intende al ballo e, ovviamente, la diffusione, pare ad volume che superava i prescritti decibel. Di conseguenza per Maria Marina scattò la denuncia. I fatti sono da ricondurre ad un paio di anni fa.

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