Inseguimento in mare per bloccare motopesca

POZZALLO (RAGUSA) – È stato necessario sparare alcuni colpi in aria e c’è voluto un inseguimento durato due ore, in piena notte, nel tratto di mare a circa 10 miglia a sud di Pozzallo, nel ragusano, per bloccare il motopesca a bordo del quale c’erano 46 persone tra scafisti e immigrati che tentavano di giungere clandestinamente in Italia. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di finanza dopo che il guardiacoste "Macchi" del Gan (Gruppo aereonavale) delle Fiamme gialle di Trapani, aveva compiuto l’avvistamento intorno a mezzanotte. Il motopesca, di circa 30 metri, ha spento le luci e con manovre a zig zag ha cercato di evitare in tutti i modi di essere affiancato. Quando però la manovra è riuscita e alcuni uomini del mezzo navale della Guardia di finanza sono saliti a bordo, non c’è stata più alcuna resistenza. Il motopesca è giunto alle 7 nel porto di Pozzallo. Gli immigrati, tutti maschi dell’apparente età compresa tra i 16 e 35 anni, sono apparsi duramente provati dal viaggio. Tre, in gravi condizioni, sono stati ricoverati all’ospedale Maggiore di Modica. Gli altri sono nel centro di prima accoglienza di Pozzallo per le procedure di identificazione. Tra di essi figurano i componenti dell’equipaggio, probabilmente egiziano. Il motopesca, posto sotto sequestro, è simile a quello bloccato ieri a Portopalo dopo un tentativo di fuga. In questo caso i clandestini erano già scesi a terra, mentre l’imbarcazione stava rientrando. È stata affiancata dopo un inseguimento (anche in questo caso sono stati sparati colpi di mitraglietta a scopo intimidatorio). A bordo vi erano dieci persone, in pratica l’equipaggio, di probabile nazionalità egiziana.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa