Modica: Ristrutturare Palazzo Floridia

Ristrutturare Palazzo Floridia, l’immobile che diede ai natali al maestro Pietro Floridia, in Corso Regina Margherita a Modica Alta per adibirlo a museo. Una proposta avanzata ieri da un gruppo promotore che è stata presentata in forma diretta al presidente della Provincia, Franco Antoci, visto che l’ente di Viale del Fante è proprietario della struttura. “Gli scopi dell’incontro – dice Giancarlo Palazzolo, componente il comitato – era quella di sollecitare ulteriormente l’iter della progettazione in corso, chiedere impegni di finanziamenti, potere assistere alla discussione degli iter e delle ipotesi progettuali, alla presenza dei tecnici progettisti, del responsabile dell’ufficio tecnico della Provincia, Iurato, e del presidente Antoci”. All’incontro, oltre al gruppo promotore, composto dai maggiori esponenti delle attività musicali medicane, i rappresentanti della famiglia sia americana che modicana del compositore. Questi ultimi hanno ribadito la loro disponibilità alla donazione gratuita di suppellettili, libri, strumenti musicali tra cui il pianoforte, e mobili appartenuti al loro parente, nella sola ipotesi che si istituisca una struttura museale dedicata al Maestro profugo, semplificando la ricerca e l’impatto economico dell’iniziativa. Antoci stesso ha espresso la propria disponibilità a fare riportare nella futura struttura di Corso Regina Margherita tutti i mobili che, prelevati dall’immobile di Modica Alta, come è noto si è preso cura di far restaurare completamente e nell’attesa, installare a Ragusa nella stanza della Presidenza alla Provincia. Presente anche il vice sindaco di Modica, Giovanni Frasca, nella qualità di referente da sempre del gruppo promotore durante gli anni passati di sua attività politica in Provincia. “Abbiamo preso atto – dice Palazzolo – anche della disponibilità del responsabile dell’Ufficio Tecnico della Provincia, già dimostrata anche nel corso della fase istruttoria, oltre alla sua rinomata competenza, della disponibilità del Capo dell’Ente Provinciale, della cui sussistenza non si avevano dubbi, oltre che del suo suggerimento di rivolgere attenzioni anche e soprattutto a finanziamenti europei, con una consistente partecipazione da parte della Provincia. Tale equilibrato suggerimento, a nostro avviso, può essere stato dettato dal fatto che l’impegno di previsione attuale della Provincia per quest’opera è limitata a solo 700 mila euro, pur già inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche, ma che come si sa è cosa ben diversa dall’essere subito disponibile alla conclusione della progettazione in poche settimane, se non c’è la volontà di deliberarlo e utilizzarlo subito, integrandolo in seguito almeno al doppio, da parte del Consiglio Provinciale”. Il gruppo promotore fa appello anche ai Consiglieri provinciali che hanno già professato la propria disponibilità a sostenere il finanziamento del progetto nelle sedi opportune.

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