Modica: D’Antona: Salvaguardare gli equilibri di bilancio.

Rischia di essere sciolto il consiglio comunale di Modica. L’allarme viene lanciato dal consigliere della Sinistra Democratica, Vito D’Antona, il quale sollecita l’amministrazione comunale a predisporre, urgentemente, gli equilibri di bilancio cosi come prevede il relativo Decreto legislativo. Entro il 30 settembre di ogni anno, infatti, mediate delibera del consiglio comunale, qualora i dati della gestione finanziaria fanno prevedere un disavanzo, deve adottare i provvedimenti correttivi. Il 28 settembre scorso, l’assessore regionale alla Famiglia e Politiche Sociali e delle Autonomie Locali, ha invitato il comune a provvedere e, in mancanza, sarà nominato un commissario con la sospensione e scioglimento del consiglio comunale. Vito D’Antona rileva che, nelle entrate del bilancio preventivo del 2007, si registra uno stanziamento di poco più di un milione di euro mentre, nel conto consuntivo del 2006, è iscritto un residuo attivo di oltre cinque milione di euro, poste riferite al fitto del palazzo di Giustizia. “Il Ministero della Giustizia – spiega il consigliere di opposizione – ha fatto sapere di non riconoscere il credito vantato dal comune perché, la relativa pretesa non risulta giuridicamente fondata. Attualmente, a prescindere da qualunque considerazione, anche legata ad eventuali azioni giudiziali per il riconoscimento del credito, le poste iscritte in bilancio risultano prive di un titolo giuridico in grado di rendere il credito certo ed esigibile, per cui si è in presenza di uno squilibrio sia nella gestione di competenza, che nella gestione dei residui e, pertanto, devono urgentemente e responsabilmente assunti i necessari correttivi come prescrive la legge”. Vito D’Antona chiede all’ amministrazione comunale i motivi per cui non sono stati predisposti i provvedimenti richiesti dalla norma in modo da consentire al consiglio comunale di deliberare mentre, al presidente del consiglio ed al presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, il rappresentante consiliare chiede un intervento nei confronti della giunta municipale.

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