Il direttore sanitario del “Maggiore” di Modica, ha le idee chiare per evitare le liste d’attesa

“Abbiamo delle soluzioni che si potrebbero attuare secondo normativa per sopperire alle lunghe liste d’attesa”. Il direttore sanitario dell’Ospedale Maggiore, Raffaele Elia, ha una sua “ricetta” per venire incontro al problema dopo la denuncia di un uomo di Modica che per potere eseguire un’ecografia dovrà attendere, secondo quanto programmato al Cup(Centro Unico di Prenotazione), sei mesi. “Più che una ricetta – dice Elia – è una normativa. Ieri ho scritto al direttore generale dell’Ausl 7, Manno, ed ai dottori Mandarà e Brugaletta nella quale ho sollecitato di assumere taluni provvedimenti utili per venire incontro alla gente. Possiamo, infatti, snellire le liste usufruendo delle libere attività professionali che ci consentirebbero di bypassare tali liste istituendo, di conseguenza, un apposito Cup. In questo senso, anziché pagare il normale ticket si pagherebbe la prestazione in importo, comunque, quasi equivalente a quella ricevuta dai privati, come già accade in altri ospedali d’Italia”. Mi pare che a Treviso, ad esempio, questo sistema sia chiamato “Liberà attività calmierata”? “Infatti – aggiunge il dottor Elia -. Questo perché in molti ospedali si adottano questi sistemi previsti dalla legge che attenuano i disagi dell’utenza. Si andrebbe, insomma, ad istituire un Cup normale ed un altro in cui la gente può rivolgersi per avere il servizio attraverso la libera attività professionale. Una nuova organizzazione, insomma”. Dall’Ospedale Maggiore passano circa 5 mila utenti l’anno, molti dei quali si sottopongono magari a due-tre tipi di ecografia facendo alzare la domanda a circa 7 mila prestazioni.

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