Modica: Il sindaco interviene in merito alla vicenda del fitto al Tribunale

Sulla vicenda legata al fitto del Tribunale interviene il Sindaco, Piero Torchi: “ Ho seguito con grande interesse gli interventi che si sono succeduti in questi giorni sulla questione del fitto per il Tribunale e sono giunto a due conclusioni; la prima è la voglia, per fortuna di pochi, di imbastire polemiche ad ogni costo senza avere la pazienza di conoscere i fatti e per alcuni l’umiltà di studiarli; la seconda, che esistono soggetti politici e coalizioni che preferirebbero vedere soccombere anche ingiustamente il proprio Comune piuttosto che sostenerne le ragioni in presenza di un evidente sopruso e di un’ altrettanto evidente incongruenza. Appare però necessario, fatte le debite premesse, rendere verità ai fatti ed a chi sta sostenendo una giusta battaglia nell’interesse della propria Città, per affermare il principio, tipico di ogni stato di diritto, che le norme sono uguali per tutti, anche quando a rispettarle sono chiamati gli uffici del Ministero che la giustizia deve amministrare. Il Ministero di Grazia e Giustizia ha ad oggi accumulato con il comune di Modica un debito pari a 6.179.000 euro negli anni compresi tra il 2001 ed il 2005, rispetto ai quali ha ricevuto un acconto in 6 anni di appena 417.000 euro pari al 6,5% dell’intero importo. Di tali somme solo 3.000.000 di euro, al 31 dicembre 2006, erano dovuti per il fitto del nuovo Tribunale, mentre 1.600.000 erano relativi agli anni 2001 e 2002 quando il nuovo Tribunale non era ancora stato inaugurato, ed al 2003 quando il Tribunale entrò in esercizio solo per gli ultimi quattro mesi. Altri due milioni di euro sono relativi alle spese del 2004, 2005 e 2006 che riguardano il funzionamento e le spese correnti degli uffici, e quindi ad incontestabile totale carico dello Stato. Per cui al 31 dicembre 2006, a fronte di 6.179.000 euro di debito registrato solo 417.851 erano stati erogati come acconto e 2.750.000 circa sono oggetto del credito vantato dal Comune di Modica e mai erogato, nonostante venga ammesso a rimborso anche dal Ministero. Mi chiedo: è possibile in uno stato di diritto che tiene in giusto conto i rapporti tra le Istituzioni, lo Stato ed Enti Locali, oggi legato ad uno schema orizzontale dopo la recente riforma della costituzione, che i Comuni siano chiamati a fare impropriamente da banca ad un Ministero nonostante le grandi difficoltà che attraversano? Ma la vicenda non finisce qui; nel gennaio del 2005 il Ministero della Giustizia con nota ufficiale, dell’allora Direttore protocollata agli atti del Comune, attesta l’avvenuta annotazione del rendiconto relativo all’anno 2003 per un importo di 673.621,75 non iscrivendo solo 21.000 euro rispetto alla richiesta frutto di una contestazione su un’unità di personale, poi chiarita. Di questi 673.621,75 ben 344.384,64 erano relativi testualmente a “canoni” per il fitto locale di piazzale Beniamino Scucces ad uso Tribunale”.

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