MODICA. ANCORA UN FURTO NELLA SEDE DELL’UNIVERSITA’

La sede universitaria di Via San Martino, a Modica Alta, meta ambita dai ladri. La notte tra martedì e mercoledì ignoti hanno visitato il “palazzaccio” portando via computer e televisori. E’ il secondo episodio analogo che la struttura universitaria subisce nel giro di pochi mesi. Se nel primo caso, i malviventi avevano messo a soqquadro le stanze ubicate nei diversi piani, stavolta, da un accurato riscontro, sono andati a colpo sicuro. Anche in questo caso la “strategia” è stata quella di rimanere all’interno dei locali al momento della chiusura. Nascosti, hanno atteso che tutti andassero via e, dopo avere udito le “mandate” al portone, sono entrati in azione. L’attenzione è stata diretta solo ed esclusivamente al terzo piano. Hanno forzato le porte degli uffici che interessavano loro poi hanno cominciato a portare via le attrezzature. Anche in questo caso, è stata presa di mira la stanza del professore Giuseppe Barone, dalla quale hanno asportato il computer ed un televisore. Poi sono passati nei locali che ospitano, allo stesso piano, la segreteria degli studenti, la segreteria della presidenza e l’aula “Prestiti” della biblioteca dove probabilmente i ladri sapevano esserci i computer di ultima generazione. In questo caso ne hanno rubato ben tre. Il danno complessivo si aggira intorno ai quindicimila euro. Prima di lasciare il luogo hanno voluto concretizzare la loro azione delittuosa, forzando la macchinetta che distribuisce il caffè, al pian terreno, rubando le monete in essa contenute. Oltre al danno derivante dal furto di computer e televisore, gli autori del misfatto hanno danneggiato le porte che introducono nei locali presi di mira, che erano chiusi a chiave, sistemate da qualche settimana a seguito del primo furto. Danneggiato, non si sa per quale motivo, anche l’ascensore. In quest’ultimo caso, potrebbe ipotizzarsi che gli autori del fatto si siano potuti nascondere proprio nell’ascensore, bloccandolo in modo che nessuno, al momento della chiusura della sede universitaria, potesse, nell’eventualità pensare di utilizzarlo e, quindi scoprendo la loro presenza. Del grave fatto si stanno occupando gli agenti del Commissariato che hanno avviato le indagini anche attraverso gli accertamenti eseguiti in loco dalla Scientifica.

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