Sicurezza e salvaguardia del sito archeologico di Cava Ispica.

La richiesta all’amministrazione comunale, è del consigliere del gruppo Antonello-Una nuova prospettiva, Nino Cerruto, prendendo spunto dalla denuncia dei cittadini sullo stato di degrado del più grande parco archeologico dell’Italia meridionale e meta, annualmente, di migliaia di turisti in vista nelle province di Ragusa e Siracusa. "A distanza di otto giorni dalla denuncia, da parte di comitati di cittadini – scrive Cerruto – di diverse situazioni di degrado di alcuni siti della testata nord di Cava Ispica, se qualche intervento di scerbatura e pulizia si comincia a vedere, non si comprende il ritardo per tutto il resto. Principalmente, persiste l’assenza totale di segnalazione del pericolo costituito dal ponte crollato in contrada Baravitalla.All’imbocco della strada continua a non esserci alcun cartello che avverte del pericolo, la zona del crollo non è transennata nè tanto meno è stato impedito il transito, tant’è che i residenti riferiscono che qualche sprovveduto viene visto transitarvi in motocicletta. Non comprendiamo come sia possibile non intervenire tempestivamente almeno nelle situazioni dove ad essere messi a rischio non sono la cura, l’immagine e il decoro dei luoghi, sicuramente importanti, ma la sicurezza e l’incolumità dei cittadini. In dieci giorni sarebbe potuto accadere di tutto e a nulla sarebbe valso poi cercare scusanti e provare a negare le responsabilità. Ci rendiamo conto che bisogna recuperare anni di trascuratezza e abbandono – conclude Cerruto – ma nell’intervenire non si può prescindere dalle priorità, e la sicurezza dei cittadini sicuramente è tale, e per essere garantita ha bisogno di immediatezza e non incertezze e tempi lunghi".

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