Forza Italia non molla dopo l’abbandono di Minardo

Non si rassegna Forza Italia per l’abbandono di quattro consiglieri che hanno seguito l’Onorevole Riccardo Minardo nella scelta di dimettersi dal partito. I sette consiglieri, i tre assessori, il vice presidente della provincia regionale di Ragusa ed il commissario cittadino di Forza Italia, pretendono le dimissioni dai rispettivi ruoli, ed una convocazione, da parte del sindaco Torchi, del tavolo di maggioranza. Gli “azzurri” vogliono le teste dell’assessore ai Servizi Sociali, Federico Mavilla, e del presidente del consiglio comunale, Enzo Scarso. Gli accordi pre elettorali, infatti, prevedevano quattro assessori in quota a Forza Italia, e la presidenza della civica assise. Ma adesso, i partiti della maggioranza di centrodestra presentano numeri diversi. Il partito con più consiglieri è quello dell’Udc è Forza Italia non è più il primo partito nell’emiciclo di palazzo San Domenico. La regola dei numeri vorrebbe, dunque, maggiori cariche per i centristi, i quali hanno sacrificato un assessorato in favore del Movimento per l’Autonomia al momento della composizione della giunta municipale. Ma Forza Italia incalza: “Nel momento in cui un soggetto politico o istituzionale” scrivono in una nota gli esponenti “forzisti” liberamente cambia orientamento e partito, appare politicamente necessario ed eticamente corretto, per coerenza, dimettersi dalle cariche attribuite su indicazione di Forza Italia; ribadiamo il principio del rispetto dei patti pre elettorali condivisi e sottoscritti dalla Casa della Libertà. Per questi motivi, chiediamo al sindaco di volere convocare, nel più breve tempo possibile, un tavolo politico, per fare chiarezza e per rilanciare l’azione politico- amministrativa.. Un confronto che dovrà tenere conto anche degli attacchi concentrici al sindaco ed agli assessori dell’Udc da parte del capogruppo di Forza Italia, Franco Militello, il quale nelle ultime settimane, ha provocatoriamente criticato pubblicamente l’amministrazione comunale. Episodi rilevati dall’opposizione di centrosinistra in consiglio comunale. Militello ha risposto che l’attacco rientra nella normale dialettica politica ribaltando il famoso detto secondo il quale i panni sporchi si lavano in casa.

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