L’On. Ammatuna interviene sulla soppressione della Guardia medica a Ibla.

“Da sempre porto avanti una battaglia sulla sanità, fatta da una parte di denunce politiche contro gli sprechi che hanno provocato una vera e propria voragine nelle casse della Regione Sicilia e dall’altra contro i tagli indiscriminati alla pubblica assistenza. Ho ribadito con forza che i tagli non possono coinvolgere l’emergenza/urgenza, una branca del settore sanitario che contribuisce a salvare numerose vite umane. Per quanto attiene alla chiusura della Guardia medica di Ragusa Ibla, motivata dalla scarsa affluenza, non posso non ribadire l’importanza che questa struttura riveste per la parte più antica del comune capoluogo, che oltre ai residenti con età media più elevata della norma è anche meta di un flusso considerevole di turisti. Ibla, anche in seguito alla chiusura del Pronto soccorso dell’ospedale Maria Paternò Arezzo, non può essere lasciata senza strutture sanitarie di primo intervento ed occorre, quindi, individuare un presidio sanitario sostitutivo della soppressa Guardia medica. In merito, infine, alle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco del comune capoluogo sull’argomento, mi preme ribadire che quando si tirano in ballo i parlamentari per tentare di risolvere un problema, come nel caso della Guardia medica di Ragusa Ibla, occorre fare una distinzione fra i diversi ruoli che questi hanno svolto in passato e che continuano a tutt’oggi a svolgere. Sono pienamente disponibile ad offrire il mio contributo, per tentare di risolvere il problema, dal ruolo di parlamentare di opposizione che svolgo all’Ars, diverso da quella maggioranza che ha contribuito a creare il dissesto finanziario della sanità siciliana”.

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