Consiglio comunale di Modica: Seduta dedicata alla question – time. L’assegnazione della destinazione urbanistica in variante al prg di un’area di c.da Caitina torna in commissione. Seduta del Consiglio Comunale sciolta.

Seduta del consiglio comunale di martedì sera, dedicata in buona
parte alle interrogazioni dei consiglieri; il punto realtivo all’
assegnazione della destinazione urbanistica in variante al Prg della
ditta Antoino e Roberto Galfo è stato ritirato per riandare in seconda
commissione e corredarlo del parere di legittimità del segretario
generale. Ad inizio di sedura, il presidente Enzo Scarso ha annunciato
l’accesso informatico dell’ informazione istituzionale dei civico
consesso attraverso il collegamento al siti del comune. Ogni
consigliere sarà dotato di una password per accedere al sistema e avere
le notizie necessarie e collegarsi con l’ufficio di Presidenza. Il
dibattito è iniziato con il consigliere Nino Cerreto dell’opposizione
di centrosinistra, il quale ha fatto riferimento all’ultima conferenza
dei sindaci dell’ Ato idrico convocata per annullare gli atti di
gestione del servizio ed alla quale non ha preso parte l’
amministrazione comunale nonostante un preciso mandato del consiglio
comunale. “Il comune di Modica era assente – ha denunciato Cerruto – se
fosse stato presente avrebbe garantito il numero legale malgrado il
sindaco aveva avuto mandato, il 19 luglio scorso con voto unanime, dal
consiglio comunale di riportare il parere cioè di annullare gli atti di
gara. Il sindaco Piero Torchi nella replica ha rivendicato il fatto che
non è stato consentito un uso provato delle acque per il suo
atteggiamento contrario rispetto alla posizione dei sindaci del centro
destra tutti d’accordo sulla gestione privata dell’acqua. Per tale
ragione si è messa in discussione la delibera di aggiudicazione. Il
sindaco ha rivendicato che, in questa nuova legislatura l’
amministrazione comunale presentò in consiglio, tra i primi atti, una
delibera con la quale chiedeva al consiglio di esprimersi. La delibera
che dava mandato al sindaco di dire no alla gestione privata. L’11
settembre aveva delegato l’assessore Scucess a presenziare a quella
seduta in cui arrivò con 5 minuti di ritardo e trovò il verbale chiuso.
Anche se presenti i 12 comuni non si sarebbe potuto procedere alla
decisione perché due soli comuni avevano espresso parere contrario alla
gestione privata. Null’altra c’era depositato da parte degli altri
enti. Torchi ha rimarcato che questa amministrazione e questo consiglio
sono contro la procedure per l’avvio della gestione privata dell’acqua.
La presenza non potrà modificare la decisione assunta del consiglio che
potrà essere rappresentata anche da singoli delegati. Nella replica il
consigliere Nino Cerruto ha evidenziato la non trasparenza delle
vicende che hanno caratterizzato la storia dell’Ato idrico, ed ha
invitato il sindaco a mantenere la posizione e ad essere presente alle
riunioni per far valere il numero legale.

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