Project financing cimitero. Il sindaco di Vittoria replica ai consiglieri Ds

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, replica ai consiglieri comunali Ds, Francesco Aiello e Gaetano Carbonaro, i quali hanno sollecitato la revoca della delibera e la trasmissione degli atti alla magistratura. “I due consiglieri Ds arrivano tardi e male sulla vicenda – ha dichiarato il primo cittadino -. Comunico che, già una settimana fa, ho chiesto una relazione all’ufficio legale del Comune ed una verifica agli uffici, a seguito della quale, se verranno riscontrate violazioni di legge, trasmetterò gli atti alla Procura. La cosa più importante, comunque, è che ho ordinato la sospensione della procedura, affidando al segretario generale dell’Ente il termine di novanta giorni, entro cui definire l’annullamento o la revoca degli atti, così come formulati, anche a seguito di fatti nuovi, emersi in esito alla verifica ispettiva da me ordinata. Questa decisione verrà comunicata ai sodalizi della città e in conferenza stampa, giovedì pomeriggio a palazzo Iacono. Qualora i consiglieri Ds fossero a conoscenza, anticipatamente, di violazioni di legge aventi rilevanza penale – e considerato che Aiello è stato il principale promotore della delibera, ed è colui che ne ha la più completa conoscenza, oltre che la volontà, più volte manifestata, di portarla a compimento, mentre io non ho mai conosciuto, per non averli mai incontrati, i responsabili della Conscoop – essendo, in quanto consiglieri comunali, incaricati di pubblico servizio, ed essendo in possesso di tutta la documentazione, potranno, ed anzi sarebbe doveroso da parte loro, trasmettere personalmente gli atti alla magistratura, senza bisogno di chiederlo al sindaco. Prendo infine atto che Aiello smentisce se stesso e, parafrasando una sua recente intervista alla stampa, revoca se stesso, atteso che fino a qualche giorno fa, per criticare i miei provvedimenti, promossi contro la pratica del project financing per tutelare gli interessi dei cittadini anziché quelli della ditta privata, aveva parlato di manfrina creata ad arte. Salvo ricredersi, oggi, e smentirsi, ritenendo che addirittura sia necessario trasmettere gli atti alla Procura”.

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