Modica: Messaggio agli studenti che tornano sui banchi di scuola da parte del vicario foraneo Don Umberto Bonincontro

Settimana di completamento, quella che si apre, per il ritorno sui banchi di scuola. Un’occasione per il vicario foraneo di Modica, Don Umberto Bonincontro, per un messaggio agli studenti che si accingono ad affrontare la nuova stagione scolastica, ricca di prospettive e gravido di incognite. Le nuove generazioni – puntualizza il prelato -disorientate da una politica litigiosa, ripiegata su sé stessa, non sostenute adeguatamente dalle famiglie, molte volte attraversate da gravi problemi esistenziali, con scarsi punti di riferimento negli adulti e nelle agenzie educative, necessitano di criteri di orientamento e di discernimento certi per muoversi in una società in cui tutto rischia di apparire relativo. La scuola ha come vocazione naturale di educare ai valori e non solo di trasmettere nozioni. Educazione ed istruzione devono procedere in sinergia per contribuire allo sviluppo della personalità del ragazzo e del giovane nella sua globalità. La compresenza poi di culture e tradizioni religiose diverse deve offrire una preziosa opportunità di confronto, indispensabile per la maturazione della propria identità. L’attenzione e l’amore all’altro, rispettandone opinioni e scelte, anche non condivise, dovrà favorire il dialogo e la convivenza, condizioni indispensabili per far sì che la pace metta salde radici”. La Comunità cristiana che guarda i ragazzi e i giovani come il futuro della società, e la scuola come risorsa fondamentale del vivere sociale, augura, dunque, agli studenti di far tesoro non solo, delle varie discipline scolastiche che contribuiscono all’arricchimento del proprio bagaglio culturale, ma anche delle iniziative proposte dagli educatori, volte allo sviluppo della personalità ed docenti, e a quanti operano nella scuola, di offrire la loro opera come missione a servizio dell’uomo, proponendo modelli di vita consoni ai valori, umani e cristiani, di cui la nostra cultura è ricca. “Un augurio – conclude Bonincontro a nome del Consiglio Pastorale Cittadino – anche alle famiglie per partecipare e promuovere l’azione educativa della scuola senza attendersi soltanto risultati utilitaristici”.

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