NO ALLA CIRCONVALLAZIONE DELLA VALLE S. LEONARDO

Il Comune di Ragusa ha elaborato uno studio di fattibilità per la realizzazione di una circonvallazione di Ragusa Ibla lungo la vallata S. Leonardo. Il percorso stradale previsto si snoda per circa otto chilometri costeggiando la vallata, con inizio dalla strada provinciale Ragusa Ibla-Giarratana, all’altezza del ponte sul torrente S. Leonardo, fino a raggiungere la strada provinciale per Chiaramonte. Il primo innesto, lungo circa 2 km, ripercorre una vecchia trazzera fino all’impianto di sollevamento del S. Leonardo; il tracciato prosegue con una serie di tornanti per superare un dislivello di 55 m immettendosi su via Monelli (la strada che collega Ibla al cimitero). Questo primo tratto è oggetto del primo stralcio di progetto. Il secondo stralcio contempla la prosecuzione della circonvallazione lungo la strada già esistente che conduce al cimitero di Ragusa superiore prevedendo l’allargamento della carreggiata. Dal cimitero verrà ripreso l’andamento della preesistente trazzera di Scassale che costeggia il cimitero sul lato sud per circa 1 km per poi realizzare un tratto in salita, con pendenza del 10%, fino ad arrivare in via Aldo Moro, all’incrocio con la via Gandhi. Lo studio di fattibilità comprende anche la progettazione di due aree adibite a parcheggio, una nella zona sottostante via del Mercato (145 posti auto circa), l’altro in prossimità di via Peschiera, sotto il convento di S. Francesco all’Immacolata (200 posti auto circa). L’ampiezza della sede stradale è calcolata in 10 m. La somma disponibile per realizzare l’opera è pari a circa 3 milioni di euro, che in origine erano destinati a vari interventi di riqualificazione di Ibla, che poi sono stati giudicati non prioritari dalla commissione risanamento centri storici, ovvero il restauro della Chiesa di S. Maria dei Miracoli, la ristrutturazione dell’immobile di via Diaz, gli interventi di mobilità urbana, la manutenzione degli organi nelle chiese del centro storico, l’accesso a Ragusa Ibla da via Peschiera, la manutenzione della Chiesa di S. Sebastiano, l’acquisizione delle Chiesa di S. Teresa ed il cofinanziamento del piano di gestione riguardante il sito ragusano dell’Unesco; in questo si rivela l’abitudine tutta italiana di preferire alla manutenzione dell’esistente la realizzazione di sempre nuove “grandi opere”, che costano di più ma pagano in termini di visibilità e quindi di voti. A questo c’è da aggiungere che la cifra suddetta finanzia solo il primo stralcio dell’opera, e anche qua si conferma una tipica anomalia italiana, ovvero quella di iniziare a realizzare le grandi opere senza che vi siano soldi sufficienti a finirle, col risultato che si sa quando si inizia ma non quando si finisce, con cantieri (e relativi disagi) che durano all’infinito. Ma quel che più conta è che la strada in progetto sconvolgerebbe in modo irrimediabile la valle del S. Leonardo, danneggiando, oltre alla sua flora e fauna particolarmente ricche, anche il paesaggio circostante Ibla, paesaggio che è parte integrante del patrimonio dell’Unesco di cui il nostro centro storico vanta l’appartenenza. La cava del S. Leonardo poi, oltre ad avere un grande valore naturalistico, presenta anche una serie di antichi mulini come quello di S. Rocco recentemente restaurato dalla Provincia, che rendono interessante la vallata anche dal punto di vista culturale e turistico, pregi che la circonvallazione annullerebbe in modo definitivo. Per rendere più agevole l’accesso a Ibla, anziché realizzare strade e parcheggi di dubbia utilità e dal pesante impatto ambientale e paesaggistico, si potrebbe usare la linea ferroviaria che attraversa Ragusa per creare una metropolitana di superficie; si tratta di un progetto, già alla fase esecutiva, finanziato dal Cipe, per il quale si era interessata la Giunta Chessari, ma che le amministrazioni successive hanno ignorato. Sarebbe un’opera molto meno costosa della circonvallazione, in quanto si tratterebbe solo di realizzare le fermate, e che contribuirebbe a risolvere i problemi di intasamento del traffico e di inquinamento dell’aria, che rendono sempre meno vivibile la nostra città. A Ragusa si è costituito un comitato, contro la realizzazione della circonvallazione, che si riunisce ogni martedì alle 19 presso i locali della Cub in via S. Francesco, 79.

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