IL POZZALLO CALCIO È MOMENTANEAMENTE OSPITE DEL “SELVAGGIO” DI RAGUSA E TORNERÀ A GIOCARE IN CASA FRA QUALCHE SETTIMANA QUANDO IL “COMUNALE” SARÀ DICHIARATO AGIBILE.

Domenica 9 settembre ( ma alcune gare si giocheranno sabato 8), prende il via il campionato di promozione. Fra gli incontri in calendario nel girone C, Scilci-Pozzallo. Nessun Pozzallo-Ragusa tra le squadre iscritte al torneo. “Nelle carte della Lega Sicula – dice l’Amministrazione Comunale – fra le squadre aventi titolo a partecipare al campionato di promozione figura il Pozzallo, non il Pozzallo-Ragusa. Se poi il progetto di qualche dirigente del Pozzallo, non condiviso dal direttivo, è quello di cedere il prossimo anno il titolo ad una società sportiva che possa chiamarsi Nuova Ragusa o Ragusa Nuova o PozzalRagusa, questa è un’altra storia da leggere e raccontare nel momento in cui l’affare dovesse essere concluso. E’ già successo lo scorso anno con L’Acate Modica e quest’anno con il Comiso Vittoria. Non ci sarebbe dunque di che meravigliarsi se anche il Pozzallo decidesse di fare business col Ragusa. Per quest’anno, anzi solo per qualche settimana, atteso che il “Comunale” di Pozzallo sarà dichiarato agibile entro tempi brevissimi, la squadra gioca al “Selvaggio” di Ragusa. Il presidente Salvatore Guastella, considerata la momentanea inagibilità del nostro stadio, ha chiesto agli organismi competenti di poter giocare le partite interne del campionato a Ragusa. La risposta è stata positiva. Tutto qui. Lo scorso anno al “Comunale” alcune partite sono state giocate a porte chiuse, ma quest’anno Guastella, che nelle sue pubbliche dichiarazioni non ha mai fatto mistero di avere astio politico nei confronti dell’Amministrazione Sulsenti, spinto da motivazioni che nulla hanno a che fare con lo sport, ha voluto agire di ripicca. Una cosa spiacevole perché la volontà popolare va rispettata. La squadra è della città, non di Guastella che, è notorio, non ha mai cacciato una lira di tasca sua. Il Ragusa vanta una tradizione sportiva gloriosa. Nella città capoluogo il calcio è scomparso per colpa di tutti. Forse la cosa più giusta da fare in questi casi è quella di ricominciare daccapo con nuovo entusiasmo. La eventuale compravendita del titolo appare moralmente discutibile. Chi vende fa un torto ai tifosi, ai giocatori, al vivaio, alle aziende locali. Una beffa ed un tradimento soprattutto per il Comune che, nel corso degli anni ha più volte messo mano nelle tasche dei contribuenti per aiutare la squadra della propria città. Ed anche chi compra non ci fa di certo una bella figura, perché, da che mondo e mondo, vincere sul campo è sempre un’altra cosa. Il Ragusa, per il suo blasone, non ha bisogno di prestarsi ad un’operazione poco limpida. Mille volte meglio riprendere dalla prima categoria così come aveva deciso la Lega Sicula, anziché ricorrere ad un escamotage che, probabilmente, lascerebbe scontenti tutti. Ed anche dal punto di vista della lealtà istituzionale la città di Ragusa farebbe bene a valutare la portata di questa combine. Naturalmente per riflettere c’è tempo. Intanto la squadra che scende in campo a Ragusa è il Pozzallo, ospite provvisorio dello stadio “Selvaggio”. Parlare di Pozzallo-Ragusa significa mistificare la realtà e ingannare i tifosi ragusani e pozzallesi. Per correttezza di informazione i giornalisti farebbero bene a prenderne nota. Ma c’è di più. Poiché la richiesta del presidente del Pozzallo è stata motivata per l’inagibilità del “Comunale”, va da se che, non appena il “Comunale” sarà dichiarato agibile, il Pozzallo dovrà tornare a giocare a casa sua. Ad ogni buon conto alcuni sportivi si stanno già dando da fare per avere una squadra composta da giocatori pozzallesi. L’addetto stampa

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