Modica: Proseguono le indagini dei carabinieri sull’incendio di due auto al centro storico

Proseguono le indagini dei carabinieri per fare luce sull’incendio che venerdì mattina ha distrutto due autovetture di proprietà di altrettanti extracomunitari, parcheggiati ad una ventina di metri una dall’alta, tra Piazza Buozzi e Via Sant’Elisabetta. Sulla natura dolosa, non ci sono dubbi. Le prime ipotesi farebbero pensare ad un atto di regolamento di conti tra colored. L’ipotesi più plausibile potrebbe essere quella di possibili contrasti avvenuti a Ragusa, dove per tre giorni i due marocchini a cui sono state bruciate le autovetture hanno operato con le loro rispettive rivendite ambulanti nel corso della Fiera di San Giovanni. Qualche sgarbo tra colleghi potrebbe, dunque, essere una delle piste percorribili, anche perché non si spiega come mai siano state date alle fiamme solo la Ford e l’Opel, che si trovavano, come si diceva, parcheggiate a poco distanza. Tale possibilità potrebbe essere confermata dal fatto che entrambi le vittime erano sistemati uno accanto all’altro a Ragusa. Secondo alcuni venditori vicini ai proprietari delle vetture, potrebbero esserci dei “malintesi” tra le parti e quello di venerdì potrebbe, allora, rappresentare un atto d’intimidazione, un avvertimento. Domenica mattina la zona è stata liberata dagli ultimi oggetti bruciati dal fuoco, in particolare capi d’abbigliamento che si trovavano all’interno delle due vetture, visto che i proprietari lavorano come ambulanti. Come si sa, ad essere state date alle fiamme una Ford Escort ed un’Opel Astra Station Wagon, di proprietà di altrettanti marocchini, rispettivamente di 38 e 44 anni, che le avevano lasciate parcheggiate per la notte di rientro dalla Fiera di San Giovanni a Ragusa. Preoccupazione, in particolare, aveva destato il fatto che la Ford fosse parcheggiata nei pressi di un distributore di carburanti.

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