Modica: Le ambulanze del 118 prive del medico e dell’infermiere di bordo?

C’è il rischio concreto che dal prossimo primo ottobre le ambulanze del 118 in Sicilia perdano sia l’infermiere specializzato che il medico a bordo, determinando un grave problema per il diritto alla salute dei cittadini. L’allarme lo lancia il sindaco di Modica, Piero Torchi, che ha scritto all’assessore regionale alla Sanità, Roberto Lagalla, a seguito della decisione di infermieri e medici rianimatori di interrompere ogni collaborazione con il 118 come conseguenza della riduzione del 50 per cento dei compensi prevista nel nuovo piano regionale di contenimento della spesa sanitaria. Tale determinazione assunta dalle due categorie interessate è stata rappresentata in via ufficiale al sindaco Torchi dal segretario aziendale della Nursino, Franco Lucifora, che è anche consulente a titolo gratuito dell’amministrazione comunale, farà retrocedere il fondamentale servizio alle condizioni di due anni fa, profondamente mutate e migliorate oggi, grazie ad un’intensa battaglia istituzionale avviata proprio da Modica. “I tagli alla spesa sanitaria oramai incontrollata in Sicilia – dice Piero Torchi – vanno attuati e con decisione, ma necessitano di un’adeguata valutazione circa il rapporto tra le conseguenze che comporteranno e l’effettivo risparmio. In questo caso, rispetto a poche decine di migliaia di euro di risparmio, si mette in discussione la vita degli utenti, per la quale spesso è decisiva la presenza dell’infermiere specializzato e del medico sui mezzi d’emergenza, mentre si continua in maniera indefessa ad alimentare convenzioni con cliniche e strutture private assolutamente inutili e dai costi esorbitanti. La speranza è che Lagalla convochi subito i rappresentanti dei sindacati e trovi ogni utile soluzione che possa scongiurare la sospensione del servizio”. Lucifora, nel corso dell’incontro col sindaco, ha consegnato le statistiche aggiornate sui servizi del 118, evidenziando il moltiplicarsi di interventi salvavita nelle ore notturne. In questo senso il primo cittadino ha inviato richiesta formale al Responsabile Regionale del servizio per richiedere l’estensione della presenza del medico rianimatore a bordo delle ambulanze anche nelle ore notturne, in linea con il trend crescente di chiamate d’emergenza. Sulla questione si registra anche l’intervento del capogruppo consiliare di Forza Italia, Franco Militello, che ha chiesto la convocazione della conferenza dei capigruppo consiliari per concordare e stilare un ordine del giorno da approvare nella prossima seduta del consiglio comunale con lo scopo di sensibilizzare l’assessore regionale e gli organi preposti e “scongiurare l’annunciato sciopero degli operatori del settore già programmato per il primo ottobre. “Escludere infermieri e medici dalle ambulanza – dice Militello – penalizzerebbe fortemente tutti in special modo Modica in quanto è prevista una riduzione di 12 ore di lavoro per l’assistenza medica a bordo, per non dire del grave disagio che si creerebbe a danno di coloro che ne necessitano”.

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