L’Impunità degli atti osceni in luogo pubblico.

Come da diversi anni a questa parte, anche l’estate 2007 registra lo sconforto e il disgusto da parte di tutti quei villeggianti abituali che decidono di trascorrere le proprie giornate estive presso la spiaggia, ricadente su territorio del Comune di Scicli, sita tra la “Baia Samuele” e la “Fornace Penna” e la fascia di scogliera prospiciente. Anche questo anno, questi luoghi di suggestiva bellezza, da sempre scelti come meta franca da confusione e trambusti vari, sono stati invasi da gente dal basso profilo morale che, del tutto disinteressati del rispetto pudico dei villeggianti, delle famiglie e dei bambini liberi di correre su e giù per le dune, ne hanno fatto un’alcova del sesso libero all’aria aperta. Ciò che più preoccupa i padri, le madri e i vacanzieri in genere, che scelgono di approdare in questi lidi, è l’ormai impunita spavalderia di questi omosessuali, perché di questi si tratta, che con atteggiamenti non sospetti, con fare osceni o a volte anche minacciosi costringono chiunque si avvicini al “loro territorio” a rifugiarsi in casa o a risalire in auto per una scelta più felice.

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