Il sindaco di Vittoria risponde al consigliere Aiello

In merito a un articolo di stampa apparso stamani su un quotidiano regionale, dal titolo: “L’ex sindaco attacca Nicosia: non si amministra così”, il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia risponde: “ Leggo ancora critiche al mio operato sia da un punto di vista politico – mi si dice che avrei lo sguardo puntato verso destra anziché essere il garante del Centro Sinistra – sia da un punto di vista amministrativo. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, rinuncio per l’ennesima volta a farmi trascinare nella polemica e dico solo che trovo poco edificante per un ex sindaco dare lezioni su come si amministra una città e fare paragoni con se stesso. Mi sembra perfino patetico il tentativo di mantenere sempre verde il proprio ricordo, attraverso la critica degli altri. Queste sono legittime considerazioni che una persona dotata di buon senso terrebbe per sé, senza autoesaltare il proprio io, e senza il bisogno di dover dire agli altri:« io sono il migliore». Tutto questo rende poco credibile anche la critica. Per quanto riguarda le accuse che mi si rivolgono da un punto di vista politico, voglio ricordare che, senza il sottoscritto, proprio per le strategie politiche di chi oggi critica, la città avrebbe adesso una amministrazione di destra. Sarebbe allora giusto, tra tante accuse, riconoscerci almeno il merito di avere garantito alle forze di Centro Sinistra di rimanere al governo e di porre oggi le basi per un moderno Partito Democratico alla guida della Città, che dialoghi con le forze della sinistra e con quelle moderate e progressiste, in linea con l’indirizzo nazionale dettato da Veltroni. E che l’attuale assetto amministrativo sia fortemente gradito e sia diretto verso il Partito Democratico lo dimostra la scelta operata, oggi nei consigli di quartiere e presto spero anche in Consiglio comunale, di quei consiglieri che si sono messi insieme e hanno dato vita al gruppo consiliare «uniti per il partito democratico», che conta già quattordici esponenti, tra cui anche molti diessini che, evidentemente, non hanno accettato la linea di isolamento e di autodistruzione, adottata proprio da chi rivolge critiche quotidiane e distruttive.”

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