Il titolare di un bar del centro storico di Modica polemico nei confronti di una turista

“Basta con queste accuse. Crediamo di potere avere diritto il diritto di replica o meglio che sia opportuno raccontare come sono avvenuti realmente i fatti”. E’ il titolare della caffetteria di Corso Umberto che in questi ultimi giorni è sotto accusa per la vicenda riguardante la turista che aveva utilizzato i servizi igienici dell’esercizio in questione pur avendo consumato in un bar attiguo. “Non c’è stato assolutamente alcuno scontro con la signora – spiega Angelo Amore -. Mi sono permesso di fare notare alla donna che, pur avendo consumato nel collega accanto al mio esercizio, si era servita dei miei locali. Ho semplicemente fatto notare alla turista che, innanzitutto, sarebbe stato opportuno, quando è entrata nei miei bagni e quando è uscita che , quantomeno salutasse. E’ questo quello che mi ha dato fastidio. Sulla vicenda si è voluto speculare e so bene chi. Mi spiace che anche la Confesercenti abbia preso posizione senza ascoltare l’altra faccia della medaglia per capire come si siano svolti i fatti”. L’episodio ha fatto il giro della città ed addirittura la Confersecenti ha offerto alla turista ed al marito una settimana di vitto e alloggio a mò di scuse. “Quando ho avanzato le mie considerazioni e l’ho fatto garbatamente – dice Amore – la signora mi ha detto di essersi confusa credendo i due bar attigui fossero un’unica cosa. Addirittura mi ha chiesto scusa ripetute volte. Che si stia creando un caso è assolutamente fuori luogo. Se c’è da scusarsi anche noi siamo in grado di farlo in qualsiasi modo anche offrendo personalmente la vacanza all’interessata. Devo solo sottolineare un’altra cosa. Giornalmente i servizi igienici sono utilizzati da quasi cinquecento persone che non sono solo i miei clienti. Non riusciamo più a garantire la quantità di acqua necessaria perché siamo costretti a sopperire anche alle deficienze di altri bar attigui. La nostra cisterna può contenere fino a 35 mila litri di acqua, ma questa non è mai sufficiente. Siamo continuamente attaccati, penso forse per invidia, ma non vogliamo creare danni al turismo, anzi stiamo vagliando delle idee per dimostrare il contrario”.

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