Modica: Una proposta chiara per individuare un sito per la discarica nel territorio

Una proposta chiara, completa e convincente da parte dell’amministrazione, che motivi fortemente la necessità di individuare nel territorio modicano un sito per la discarica, che dovrà essere realizzata con tutte le più recenti innovazioni tecnologiche, al fine di preservare terra, acqua ed aria da possibili inquinamenti e contaminazioni e garantire ai residenti condizioni di vita normali. Lo ribadisce Nino Cerruto, capogruppo consiliare della lista “Antonello – Una Nuova Prospettiva”, il quale ritiene necessario, in questo senso, l’immediato avvio di tutte quelle strategie, già operative in tantissimi comuni d’Italia, volte ad incrementare la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti; solo riducendo la quantità di rifiuti prodotti le altre soluzioni potranno essere efficaci e tra queste il riuso dei materiali e la raccolta differenziata sono, attualmente, quelle imprescindibili. “Noi – dice Cerruto – ci poniamo, altresì, alcuni interrogativi: cosa è stato fatto nel corso dell’ultima legislatura per evitare una situazione di crisi per la città? perché abbiamo dovuto aspettare l’esaurimento della discarica di Scicli per cominciare a parlare di interventi sul problema dei rifiuti? è stato fatto un piano comparativo di spesa tra la realizzazione di una nuova discarica, e la conseguente gestione, ed il conferimento dei rifiuti presso altre discariche in grado ancora di accoglierne ancora? Qual è la reale portata della raccolta differenziata a Modica, ovvero quanta plastica, vetro, carta, alluminio (solo per citarne alcuni) si è riusciti a non portare in discarica, con il conseguente risparmio di spesa per i cittadini?”. Gli interrogativi dell’esponente dell’opposizione sono molteplici. Tra l’altro si chiede come mai ci si è fermati per oltre 4 anni ad un solo svuotamento mensile delle campane per la raccolta differenziata, con le campane che traboccavano rifiuti a pochi giorni dallo svuotamento e perché – perché non sono state realizzate le isole ecologiche. “Perché non avviare subito – aggiunge Nino Cerruto – una vera raccolta differenziata che ci porti nel giro di un anno a percentuali del 25/30 per cento (cosa possibile e realizzata in moltissimi comuni), tenendo conto contro a tal proposito che entro il prossimo 31 dicembre, in Sicilia, gli Ato dovrebbero raggiungere quota 20 per cento, pena il commissariamento”.

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