“Migliorare la produzione agro-alimentare della provincia di Ragusa”: un Convegno a Ragusa Si è svolto stamani a Ragusa, al Poggio del Sole Resort, il Convegno su” Plastiche biodegradabili e nuove tecnologie per l’ortofrutta”organizzato da Euroform

"Migliorare la produzione agroalimentare attraverso la ricerca". Si è tenuto stamani a Ragusa, al Poggio del Sole Resort, il Convegno su "Plastiche biodegradabili e nuove tecnologie per l’ortofrutta" organizzato da Euroform. La Euroform Progettazione e Servizi formativi di Felice Giuseppe & C. s.a.s. ha beneficiato di un finanziamento da parte dell’Assessorato del Lavoro della Regione siciliana per la realizzazione del Progetto num. 1999/IT..16.1.PO.011/3.13/7.2.4/346 "Ricerca e nuove tecnologie" nell’ambito della misura 3.13 del P.O.R. Sicilia 2000-2006. Il progetto, le cui attività termineranno il 31 Agosto 2007, ha previsto al suo interno azioni tra loro integrate e finalizzate al miglioramento della produzione agro-alimentare della provincia di Ragusa. "Dall’attività di ricerca del progetto "Ricerca e Nuove Tecnologie" è stato constatato che nel settore Agroalimentare della provincia di Ragusa – ha spiegato Massimiliano Magnano, uno dei relatori- manca la ricerca applicata. C’è qualche esempio di ricerca sperimentale —ad esempio con i fondi del Miur—, del tutto slegata dal mondo produttivo. Endemicamente, tra le mura delle aziende, ci sono esempi di ricerca di base, anch’essa però poco idonea a diventare volano di sviluppo locale. Le nuove tecnologie si riducono spesso all’acquisto di nuovi macchinari e nuovi impianti. Lo sviluppo del comparto Agroalimentare ragusano ha pertanto altre motivazioni, che non sono quelle della ricerca e delle nuove tecnologie". In tal senso, occorrono nuovi profili professionali al alta qualificazione, è stato detto nel corso dei lavori, per trasfondere dal mondo della ricerca universitaria a quello produttivo i nuovi sapere che permettono di ottenere produzioni agricole di qualità. Obiettivo del corso è stata la formazione di una nuova figura professionale, che possa essere al servizio delle imprese iblee per aumentare il gradiente di ammodernamento tecnologico e scientifico delle stesse: "l’Esperto nella gestione di progetti di ricerca nel settore delle produzioni agroalimentari". L’azione di formazione ha preso le mosse, attraverso vari step, dall’indagine sull’interscambio tra il settore agroalimentare in provincia di Ragusa, la ricerca e l’impiego di nuove e alte tecnologie. Attraverso la somministrazione di questionari e interviste, è stato indagato il grado di osmosi tra i due ambiti. Quindi, l’Azione di formazione che ha previsto la realizzazione del Corso per Esperto nella Gestione di Progetti di ricerca nel settore agroalimentare. Il corso ha avuto una durata complessiva di 800 ore suddivise in 500 ore di attività di aula, 72 ore di fad e 300 ore di stage. All’interno del programma didattico docenti molto preparati e professionali hanno trattato argomenti e materie molto interessanti, come ad esempio: legislazione ed etica nelle biotecnologie, la gestione di un gruppo di lavoro, economia e marketing per i prodotti agroalimentari, applicazioni delle Biotecnologie, e altri. Gli allievi, tutti laureandi o laureati in discipline tecnico scientifiche. hanno da poco terminato lo stage presso le aziende e stanno studiando per gli esami conclusivi. Il dottor Massimiliano Magnano ha reso noti gli esiti e gli obiettivi raggiunti dall’azione di Ricerca condotta, all’interno del progetto "Ricerca e Nuove Tecnologie", sulle imprese del settore agroalimentare della provincia di Ragusa, mentre il Prof. Antonino Catara -Presidente del parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia"- ha approfondito un tema caro alle aziende della provincia iblea: "Plastiche Biodegradabili e nuove tecnologie per l’ortofrutta". Le nuove tecnologie che sono già state introdotte in azienda sono in massima parte macchinari e impianti innovativi. Ricerca e sviluppo risultano marginali, sia nel caso delle tecnologie a suo tempo introdotte sia nel caso di tecnologie che si vogliono introdurre. La metà degli imprenditori contattati nel corso del’attività d’indagine conoscitiva ha dichiarato di non volere introdurre nuove tecnologie in futuro, e in ogni caso al primo posto vi sono sempre i macchinari e gli impianti innovativi. Solo nel 39percento dei casi gli imprenditori hanno beneficiato d’incentivi per l’innovazione, in larga parte finanziamenti europei.

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