Modica: Le associazioni di volontariato non gradiscono il taglio dei finanziamenti

Non ci stanno le associazioni di volontariato del Distretto Socio-sanitario n. 45(Modica-Scicli-Ispica e Pozzallo)al taglio che li vede esclusione dall’articolo 13 del Regolamento per le Politiche Sociali approvato dal consiglio provinciale di Ragusa e che consente di ricevere finanziamenti per iniziative e manifestazioni nel territorio provinciale. La posizione assolutamente di non condivisione è stata sottolineata nel corso di un incontro con i rappresentanti della stampa svoltosi presso la sede dell’Anffas Onlus di Modica. Una decisione, quella provinciale, che ha provocato, com’era del resto prevedibile, la reazione dei responsabili delle associazioni, che pur avendo presentato regolare istanza, sono state dimenticate. Sono stati, in particolare, Marco Santoro, presidente dell’Auser di Ispica, Ciccio Provvidenza, presidente dell’Anffas di Modica, Giovanna Cassia, dell’Anffas di Scicli, e Nino Saglinbene dell’Associazione “Piccoli Fratelli” di Modica a puntare l’indice contro il consiglio provinciale ma, soprattutto, contro i sei consiglieri provinciale eletti nel collegio di Modica e che “non avrebbero fatto nulla a sostegno delle istanze escluse”. “Non riusciamo a spiegarci – dice amareggiato Provvidenza – i motivi che hanno indotto il consesso di Viale del Fante ad escludere i progetti delle associazioni del Distretto 45. Stiamo valutando il da farsi, ma siamo anche molto rammaricati”. Le organizzazioni interessate stanno valutando la possibilità di unificare le associazioni per facilitare il confronto con le istituzioni ed anche la possibilità di presentare un grosso progetto unitario da fare finanziare sempre dalla Provincia Regionale di Ragusa. Sulla vicenda arriva, però, la replica dell’assessore alle Politiche Sociali, Raffaele Monte. “La polemica avviata dalle associazioni di volontariato del distretto socio-sanitario n. 45 circa il mancato inserimento di alcune di loro nell’elenco delle associazioni che beneficeranno dell’articolo 13 del regolamento dei contributi non preoccupa l’assessore ai Servizi Sociali Raffaele Monte. I responsabili delle associazioni sanno benissimo che il 50 per cento dei contributi è riservato alle associazioni indicate dal Consiglio Provinciale nell’ambito dell’articolo 13, mentre, il restante 50 per cento usufruisce di contributi a vario titolo. Senza contare che con l’approvazione del bilancio di previsione, in capo al settore dei servizi sociali, col maxi-emendamento approvato dal Consiglio Provinciale, vi è un’ulteriore disponibilità di 77 mila euro. Altri fondi che potranno, dunque, essere destinati alle associazioni. Per quanto riguarda la presentazione di un “macro progetto” che le associazioni intendono proporre non abbiamo preclusione di sorta verso alcuno. Grande disponibilità verso tutto il territorio, chi pensa di accreditare una polemica dai toni campanilistici è fuori strada perché la visione che abbiamo del terzo settore e dell’impegno del mondo del volontariato va ben al di là degli ambiti locali”.

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