Incendio al Mercato ortofrutticolo di Vittoria. Dichiarazione del sindaco e del presidente del consiglio comunale vittoriese

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha espresso solidarietà ai commissionari e a quanti hanno subito danni a causa del gravissimo incendio che nella notte tra sabato e domenica ha distrutto dieci box all’interno del Mercato ortofrutticolo di contrada Fanello. “Si tratta di un fatto gravissimo, sul quale chiediamo di fare luce quanto prima. Ci auguriamo, ovviamente, che la causa sia accidentale, altrimenti l’episodio sarebbe di una gravità inaudita, e rappresenterebbe una pesante mazzata per l’immagine dell’intera città. Siamo già al lavoro per garantire l’operatività dei box dichiarati inagibili, e faremo al più presto le necessarie verifiche per l’utilizzo di ulteriori spazi all’interno della struttura. Chiediamo intanto un intervento straordinario del governo regionale per l’immediata ricostruzione e ristrutturazione del mercato, e concorderemo con le aziende danneggiate la possibilità di ottenere un finanziamento nazionale. Questo tragico avvenimento deve rappresentare l’occasione per il potenziamento della struttura. Il mercato dev’essere reso ancora più competitivo e più vicino alle esigenze degli operatori. Questa mattina è arrivato a Vittoria l’esperto dei Mercati, Claudio Sassi, che assieme all’amministrazione monitorerà costantemente la situazione, allo scopo di individuare le soluzioni più idonee. Oggi pomeriggio sarà in città l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, che alle 17 visiterà il mercato ortofrutticolo e toccherà con mano l’entità dei danni provocati dall’incendio. Un’ora dopo, a palazzo Iacono, l’assessore incontrerà i sedici sindaci dei Comuni della fascia trasformata, assieme ai quali discuterà del marchio unico dei prodotti ortofrutticoli”. Sul gravissimo incendio si registra anche l’intervento del presidente del consiglio comunale, Luigi D’Amato. “Non oso pensare all’origine dolosa dell’atto – ha dichiarato D’Amato – e se così fosse non posso che condannare l’episodio. Il danno è diretto a tutta la collettività. La nostra città ha bisogno di riacquistare quella pace sociale che da qualche tempo è messa in discussione. Contribuire a distruggere non aiuta a risolvere i problemi, anzi pone le basi per determinare una crisi che potrebbe diventare irreversibile. Le sorti della città sono nelle nostre mani, occorre che tutti insieme ci si adoperi per costruire il futuro. Da tale congiuntura dobbiamo uscire con i migliori risultati. La tragica occasione ci deve vedere impegnati nella ricostruzione immediata e nel potenziamento della struttura mercantile, che è il cuore pulsante dell’economia locale”.

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