Incontro fra il Direttore Generale dell’Ausl 7 e l’Assessore per la Sanità.

Le difficoltà che vivono giornalmente gli utenti del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica, ma anche quelli di Vittoria, è stato uno degli argomenti affrontati venerdì nel corso dell’incontro fra il direttore generale dell’Ausl 7, Fulvio Manno, e l’assessore regionale per la Sanità, Roberto Lagalla. Sono stati trattati tre importanti punti: la situazione dei presidi ospedalieri di Modica e Vittoria alla luce del blocco delle assunzioni che non ha permesso un regolare turn-over degli operatori; il Presidio territoriale per l’Emergenza di Scoglitti e, infine, la riorganizzazione dei presidi ospedalieri. Sul primo punto si è concordato che, pur in presenza di rigidi vincoli di spesa, è necessario assicurare ai presidi il minimo indispensabile per non abbassare i livelli di assistenza, anche in deroga ai detti vincoli e di potere esitare favorevolmente tutte quelle richieste di assunzione che rivestano carattere di assoluta e indifferibile urgenza, soprattutto per i Pronto Soccorso di Modica e Vittoria, assicurandone la relativa copertura finanziaria. Sul PTE di Scoglitti, l’assessore Lagalla ha preso atto che il Presidio svolge nella cittadina un servizio indispensabile e insopprimibile, anche considerata la difficoltà di raggiungere in tempi brevi il vicino e più strutturato Pronto Soccorso di Vittoria. Nel contempo, si ritiene che la Guardia Medica di Scoglitti, a questo punto, costituisca un inutile doppione data la presenza di una struttura più organizzata, per cui se n’è decisa la soppressione. Sul terzo punto, ovvero la riorganizzazione dei presidi ospedalieri dell’Azienda, si è convenuto che esso costituisca un obiettivo non più a lungo termine e che la situazione finanziaria richieda, ormai, decisioni coraggiose e razionali. L’assessore Lagalla ha invitato il direttore generale Manno a sensibilizzare le istituzioni locali perché diano gli opportuni suggerimenti affinché si possa pervenire, in tempi relativamente brevi, all’accorpamento di reparti doppioni e al loro contestuale potenziamento. “I reparti per acuti potranno così avere tutti gli specialisti medici presenti a qualsiasi ora e non coperti, a volte, con la reperibilità, come succede oggi per la voglia di mantenere «l’ospedale sotto casa.»”- dichiara il direttore generale Fulvio Manno – Gli utenti sono in grado di capire benissimo che un reparto vicino casa, piccolo e inefficiente, può essere dannoso, se non mortale in certi casi, per la propria salute. E questo è il compito delle istituzioni responsabili. Peraltro proprio oggi si è tenuta un’adunanza della Sezione di Controllo della Corte dei Conti della Sicilia sulla situazione sanitaria dell’isola per l’anno 2005 dove si è evidenziato che occorre procedere ad una modifica del sistema perché inefficiente e costoso. L’invito rivolto alla Regione è stato quello di rivedere la rete degli ospedali siciliani adeguandola alla normativa nazionale, che prevede negli ospedali per acuti 3,5 posti letto per mille abitanti, mentre la situazione siciliana è di 4,5 posti letto. Su questi temi vedremo quanto, nel prossimo futuro, saranno responsabili e sensibili le istituzioni locali”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa