La firma di una circolare esplicativa la legge regionale 13 del 2007 che consente ai Comuni, nei cui territori ricadono le zone Sic ( siti di interesse comunitario) e le ZPS ( zone di protezione speciale), così indicate dalla direttive dell’Unione Europea, consentirà ai Comuni di Modica e Pozzallo di poter concretizzare le valutazioni di incidenza nella zona Asi e quindi poter emettere i provvedimenti autorizzativi alle imprese, circa 20 al momento, le intendono investire in quell’area in cui ricade una zona Sic. Questo l’impegno assunto stamani nella sala consiliare di Palazzo San Domenico, dall’Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente, Rosanna Interlandi che ha valutato questa una tappa transitoria in attesa, dove condiviso dal Presidente della Regione Cuffaro, dell’emanazione di un decreto con il quale vengono stralciate tutte le aree Asi della Sicilia, interessate ai SIC e alle ZPS, aprendo in questo modo un contenzioso con l’Unione Europea e sfidando le procedure di infrazione comunitaria ( dai 100 ai 300 mila euro al giorno in presenza di infrazione). Questi la sintesi di un dibattito promosso dai Sindaci di Modica, Torchi, e Pozzallo, Sulsenti e che ha visto la presenza dei parlamentari nazionali ( Minardo e Drago) regionali ( Ammatuna, Incardona, Ragusa) del sindaco di Scicli, Falla, del presidente dell’Asi di Ragusa, Motta, della Cna, Cascone, dell’Assessore provinciale all’Agricoltura, Cavallo, del vice presidente del consiglio provinciale della Provincia Regionale di Ragusa, Failla, degli assessori del Comune di Modica, Nigro, Gerratana e Drago di alcuni consiglieri provinciali e comunali. Sono circa 20 al momento le pratiche di autorizzazione di imprese che intendono investire nella zona Asi Modica-Pozzallo e che sono depositate all’Assessorato regionale al Territorio ed Ambiente solo perché un decreto del direttore regionale dell’Assessorato ha avocato alla regione il compito di concretizzare le valutazioni di incidenza che per legge spettavano ai comuni. Per tale ragione l’Assessore Interlandi ha parlato della necessità della politica di riappropriarsi della gestione amministrativa attraverso una revisione della legge 10 del 91. La lentezza con la quale si procede nel dare la valutazione di incidenza crea danni enormi alle imprese in Sicilia ed è per tale ragione che l’Assessore Interlandi ha chiesto scusa a nome della Regione Siciliana agli imprenditori che non sono posti oggettivamente nelle condizioni di investire. Per superare l’impasse, l’Assessore Interlandi ha affidato all’Università di Catania uno studio per la una valutazione di coerenza tra le aree Sic e Zps che ricadono in Sicilia rispetto alle direttive comunitarie per consentire uno stralcio di tutte quelle aree che non prevedono azioni di tutela e di salvaguardia dell’ambiente in quanto non se ne evidenziano i presupposti. Il dibattito sul punto è stato articolato. Il Sindaco di Modica ha compiuto un excursus dei fatti e tecnico giuridico della vicenda legate alle zone Sic e quella che ricade nell’area Asi Modica-Pozzallo in particolare denunciato l’atteggiamento di ostracismo dell’alta burocrazia regionale che nei fatti impediscono gli investimenti e quindi lo sviluppo del territorio. La denuncia alta e forte contro l’atteggiamento dei burocrati capaci di osteggiare anche una legge votata dall’Ars è stata avviata dal presidente dell’Asi, Motta, dagli onorevoli Ammatuna( si rischia la perdita dei finanziamenti comunitari e quindi trasmettere le competenze delle valutazioni ai Comuni), Incardona ( rivalutare il primato della politica sull’azione amministrativa della Regione), Drago( l’azione dei burocrati non può andare a discapito dell’impresa, si continui con il lavoro svolto e si passino ai comuni i compiti relativi alla valutazione di incidenza), Ragusa( è necessario difendere al di là degli schieramenti il territorio ragusano così come è stato fatto sinora), Minardo (che ha invitato al varo di una legge regionale che affida ai comuni per diverse materia il rilascio dei pareri che oggi sono appannaggio di altri enti e che nei fatti bloccano l’attività di impresa). Sui limiti che impongono allo sviluppo le aree Sic si è soffermato l’assessore provinciale Cavallo che ha evidenziato come il territorio della provincia è interessato per 9.000 ettari dai vincoli Sic e ha espresso la volontà della provincia di assecondare l’azione dei comuni di Modica e Pozzallo e quella dell’Asi a favore dello sblocco delle aree assoggettate ai vincoli Sic. I vincoli hanno ingessato il territorio mortificando lo sviluppo.
Positivo l’incontro a Palazzo San Domenico a Modica con l’Assessore Regionale Territorio ed Ambiente Una circolare trasferirà ai Comuni di Modica e Pozzallo la capacità di avviare le valutazioni di incidenza e il rilascio delle autorizzazioni alle impr
- Luglio 13, 2007
- 4:31 pm
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