SOS RONDONI: A CENTINAIA MORTI A CAUSA DEL FORTE CALDO A OGNUNO DI NOI IL COMPITO DI SOCCORERLI, ECCO COME

In questi giorni estivi le strade ed i marciapiedi del centro storico in particolare (sia a Catania che in tutte le altre città e paesi siciliani) sono seminati da piccoli di rondoni morti o in pericolo di vita.
La causa di questa strage di uccelli è il caldo di questi giorni che fa fuggire dai loro nidi i piccoli di rondone i quali però non essendo ancora in grado di volare ed essere autonomi finiscono sulla strada con il rischio di fratturarsi o di morire di fame in quanto i genitori non sono in grado di potergli dare da mangiare quando questi sono sul suolo in quanto la specie per le sue caratteristiche resta sempre in volo. Dunque quando ci troviamo di fronte un uccello che assomiglia ad una rondine di colore marrone scuro e con il becco con la punta lievemente uncinata quello è un rondone che poi sono quegli stormi che in primavera arrivano nella nostra città per nidificare sotto i tetti a tegole dei palazzi storici a folti gruppi emettendo in certi periodi del giorno, mattina e tardo pomeriggio dei suoni striduli. Se lo lasciamo a terra senza intervenire o chiamare qualcuno che abbia esperienza sappiamo che il rondone è condannato a morire dunque non ci resta che intervenire in prima persona senza pensare che poi altri passanti se ne occuperanno, anche perché spesso questo non capita.
Possiamo poi rivolgerci ai Servizi Veterinari dell.AUSL 3 di Catania con sede a Nesima in via Padre A. Secchi, 10 tel. 095 482135 o al Centro di Recupero Fauna Selvatica via Messina, 330 tel. 095 382421.
Di seguito alcuni necessari consigli per affrontare il soccorso di un rondone.
RONTO SOCCORSO RONDONI Se trovate una rondine caduta dal nido, si può salvarla con un pò di impegno e attenzione.
Ecco il protocollo da seguire (questo protocollo vale anche per gli altri uccelli):
1) controllare se l’uccello è ferito;
2) in caso affermativo portarlo subito dal veterinario dell.AUSL 3 o al C.R. F.S. (vedi sopra) oppure da un veterinario di tua fiducia e non.
3) se non è ferito, nutrirlo con piccole dosi di carne cruda macinata (bistecca o carne trita) in piccoli pezzetti e bagnata nell’acqua prima di imbeccarli, o, alternativamente, dell’uovo sodo (solo il rosso) con una punta di zucchero e di sale, sempre mischiato a un po’ d’acqua questo gli fornire la quantità di proteine di cui ha bisogno il rondone per sopravvivere. Per il rondone dare 3-4 larve ogni 5-6 ore, mentre per il Balestruccio e la rondine, ne basta 1 (del miele è meglio) ogni 3 ore ma è da spezzare. I rondoni difficilmente aprono il becco da soli e per questo vanno alimentati con forza: si deve tirare la pelle sotto il becco e sopra il becco. Una volta aperto inserire la carne. Per introdurre il cibo si può anche usare una pinza con la punta smussata (quelle per francobolli) . Quando sono piccoli bisognerebbe alimentarli poco ogni ora o ora e mezza, ma di solito visti i nostri impegni si può anche alimentarli ogni 2/3 ore. Più crescono più si può diluire nel tempo l’imbeccata anche arrivando a 4/5 ore tra una e l’altra. Ovviamente di notte dormono!! I bocconi devono essere proporzionali alle dimensioni del pulcino. Nel caso di impossibilità di offrire il cibo con la frequenza ottimale, si consiglia di dare bocconi più consistenti o raddoppiati ad ogni imbeccata. Se gli escrementi sono bianchi con striature scure potete stare tranquilli perché state dando il tipo giusto di cibo, se invece sono liquide di colore marrone significa che l’alimentazione è inadatta. Le feci emesse dai pulcini delle rondini sono avvolte in apposite menbrane, dette "sacchi fecali", che hanno la funzione di mantenere l’igiene nel nido; la produzione di questi sacchi è sintomo di una corretta alimentazione.
4) farlo bere ogni tanto. L’acqua può essere data anche da sola bagnando un dito o con un contagocce e facendo cadere la goccia sulla bocca o sui buchi del naso;
5) mettere l’uccellino tranquillo in una scatola a riposare. Bisognerebbe tenerlo in una scatola di cartone con del giornale sul fondo da cambiare quando è sporco. I rondoni non riuscendo a volare non necessitano di "coperchio", ma per altri uccelli è meglio mettergli un lenzuolo bianco sopra la scatola e praticare dei fori nella parete della scatola per l’aria;
6) esercitarlo a battere le ali per formare i muscoli pettorali e abituarlo al volo: basta prenderli dalle zampe (tra 2 ditta con il dorso dalla mano verso l’alto) e abbassare la mano verso il suolo;
7) dopo 2-3 settimane, l’uccello è pronto all’involo ma bisogna assicurarsi che le ali siano completamente formate;
8) liberarlo in una colonia di rondine esistente per permetterli di essere nutrito da i suoi genitori o da altri. Nel caso del rondone, è opportuno verificare che il soggetto possa volare perfettamente, verificando il suo volo liberandolo in una stanza sufficientemente grande, dopodichè lanciarlo in alto da una posizione panoramica in una mattinata soleggiata, preferibilmente dove volano altri rondoni.
9) dopo, a fine estate, dovrebbe sentire l’istinto della migrazione e un giorno, distaccarsi, raggiungere le compagne e non fare più ritorno. Questo perchè è il destino di ogni "animale libero e selvaggio". Se dovesse avere difficoltà e non partire entro la fine di settembre, non può assolutamente tenerlo con se perchè la legge che protegge la fauna selvatica non lo consente e perché l.animale non vive in cattività.

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