Modica sprofonda nei debiti anche con l’Agesp

Il comune di Modica non paga ma non rispetta neanche gli accordi sottoscritti e, l’Agesp, l’impresa che fino al 31 dicembre dell’anno scorso, gestiva il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, avvia le procedure per l’emissione di un decreto ingiuntivo pari a due milioni e duecentomila euro. Alla base della decisione dell’azienda, il fatto che, il comune non ha rispettato gli accordi per una transazione del debito arretrato e, in particolare, relativamente ad un accordo sottoscritto il primo gennaio scorso, senso il quale, il comune doveva restituire la somma per arretrati parti a poco più di quattrocentomila euro in trentasei rate mensili da poco più di tredicimila euro, ed un altro accordo stipulato il 23 febbraio scorso, che prevedeva la restituzione di 2 milioni e trecentomila euro in sei rate mensili da duecentomila euro ed in dodici rate mensili di 93.000 euro. L’Agesp, dunque, non ha liquidato il trattamento di fine rapporto ai lavoratori dipendenti, in attesa del saldo del debito da parte del comune. A sollevare il problema è il consigliere comunale di Sinistra Democratica, Vito D’Antona, il quale rileva che "sia gli accordi transattivi per pagamenti non effettuati, che eventuali azioni giudiziarie per il recupero delle somme a seguito di accordi non rispettati, determina inevitabilmente un aggravio di costi per il comune, dovuto agli interessi ed alle spese, il che mette ulteriormente in difficoltà le gia precarie casse comunale. Nel giro di qualche settimana, dunque, sarebbero stati emessi due decreti ingiuntivi per un importo complessivo superiore a quattro milioni e seicentomila euro, di cui due milioni e quattrocentomila euro dovuto al decreto ingiuntivo emesso dalla Multiservizi e notificato in questi giorni al comune". Vito D’Antona, alla luce dei continui decreti ingiuntivi avviati dai fornitori di servizi al comune, invita l’amministrazione comunale ad assumere le iniziative utili, per evitare ulteriori spese a carico del comune per inadempienza, e chiede che – della vicenda – se ne parli nella prossima riunione del consiglio comunale.

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