L’amministrazione comunale rimane chiusa a palazzo San Domenico e non vede tutti i disservizi che esistono a Modica”.

"L’amministrazione comunale rimane chiusa a palazzo San Domenico e non vede tutti i disservizi che esistono nella città". E’ il consigliere comunale di Forza Italia, Michele Polino, a criticare gli amministratori per la scarsa presenza fattiva nella risoluzione dei problemi che lamenta la cittadinanza. "Molte zone della città – dice Michele Polino – sono invase da erbacce che mettono in pericolo l’incolumità dei cittadini, non solo per probabili incendi, ma anche dal punto di vista igienico-sanitario. Mi riferisco – soprattutto – a Modica Alta, ma anche nella strada per porta al viadotto "Nino Avola", ed in contrada Mauto ed ancora sull’ex statale 115 e nelle arterie che portano ai luoghi di villeggiatura estiva. Gli automobilisti, spesso, devono percorrere il centro della carreggiata a causa della presenza di erbacce sul ciglio della strada". Polino lamenta, poi, i mancati tempestivi interventi per la riparazione delle perdite d’acqua che si registrano in diverse zone della città e, "a causa di questo disservizio – denuncia il consigliere di Forza Italia – i cittadini sono costretti a chiedere l’intervento dell’ufficio idrico delegato ad inviare autobotti d’acqua a centinaia di famiglie. Non è possibile che, i cittadini, debbano effettuare decine di richieste all’ufficio manutenzioni per avere risolto il problema della perdita d’acqua che, non danneggia soltanto gli utenti, ma anche il comune visto che – in un momento cosi delicato per la penuria d’acqua – non fa nulla o interviene tardivamente, per riparare i guasti che fanno perdere migliaia di litri d’acqua al giorno. Se solo gli amministratori, invece di "soggiornare" nei propri uffici, andassero nei vari quartieri della città – conclude Michele Polino – si renderebbero conto dei disservizi esistenti". Sono problemi che si ripetono ad ogni stagione estiva e da molti anni perchè la programmazione degli interventi non viene fatta in tempo utile.

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