Il sindaco Torchi interviene in merito ai tagli dell’Ausl 7 riguardanti la riabilitazione in favore dei disabili

“I tagli ingiustificati al sistema della riabilitazione in favore dei disabili, da parte dell’Ausl 7 di Ragusa rischiano di infliggere un colpo mortale al regime dell’assistenza sanitaria in favore dei soggetti più deboli e maggiormente bisognosi di intervento da parte delle strutture specialistiche”.
Questo il commento del Sindaco di Modica, Piero Torchi, alla notizia della riduzione stabilita dalla Direzione dell’AUSL 7 sul budget delle convenzioni per i centri di riabilitazione sul territorio ammontante al 6% del totale  ma distribuita interamente sul secondo semestre e quindi determinata nel 12% mensile, cosiccome comunicato dai responsabili del CSR  nel corso di un colloquio avvenuto ieri a Palazzo San Domenico anche su richiesta di un gran numero di assistiti e delle loro famiglie.
La riduzione della convenzione ha infatti comportato gravi disagi per un gran numero di utenti che non possono più usufruire del servizio causa la contrazione delle prestazioni e per altri, che non possono accedere a nuove prestazioni nonostante lo stato di bisogno, l’impossibilità a fruire delle attività di riabilitazione.
“Ancora una volta – prosegue il Sindaco Torchi – si tagliano le spese in maniera indiscriminata, senza tenere conto delle refluenze sul servizio e sugli utenti e soprattutto individuando l’AUSL 7 come l’unica in Sicilia ad essere  intervenuta  per ridurre tali servizi.
Non vorremmo che nel frattempo si scoprisse che sono state firmate altre convenzioni meno urgenti ed utili rispetto a quelle ridotte, perché altrimenti la logica di risparmio, seppure esecrabili non basterebbero più a giustificare tali decisioni”.
Chiara la richiesta del Sindaco ai vertici dell’AUSL 7, nel ribadire il pieno appoggio alla protesta dei centri: “Ridimensionare immediatamente le convenzioni, ripristinare il numero di assistiti e, ove necessario, avviare prima di ogni decisione quella concertazione con i territori da tempo invocata e mai pienamente avviata”.

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