Certo che il neo-assessore alla Cultura e all’Università della nuova amministrazione comunale di Modica, e cioè lo stesso sindaco Sig. Piero Torchi, comincia già molto male. La sua prima dichiarazione nella veste di detentore delle due deleghe è stata infatti quella sulla intenzione dell’amministrazione da lui presieduta di ridiscutere la presenza dell’Università a Modica. Non c’è niente di strano in effetti che da parte del sindaco Torchi provenga una vaga tentazione di ridimensionare i corsi universitari presenti in città, dato che, personalmente, ricordo molto bene i feroci attacchi del consigliere Torchi, due legislature or sono, quando lo stesso era capogruppo del CCD e il sottoscritto di Rifondazione comunista, contro l’ipotesi di istituire a Modica un Corso di Scienze del Governo e dell’Amministrazione della Facoltà di Scienze Politiche di Catania. Allora Piero Torchi e il resto della maggioranza di centrodestra accettarono la proposta dell’amministrazione di centrosinistra solo perché capirono l’impopolarità della loro posizione e il consiglio comunale la approvò all’unanimità. Ma il sindaco Torchi non ha mai digerito la presenza di un corso di laurea presieduto dal prof. Uccio Barone, già assessore alla Cultura nella giunta di centrosinistra e nella passata legislatura capogruppo di un partito protagonista di una ferma opposizione all’amministrazione di centrodestra come i Democratici di Sinistra. Comunque, non sarà facile al sindaco Torchi cominciare a risanare il disastrato bilancio comunale dopo 5 anni di “governo” finanziario partendo proprio dall’Università, perché questa è stata un successo, perché circa 1.500 studenti si sono iscritti in questi anni nei due corsi di laurea dell’Università di Catania presenti a Modica, perché l’Università ha significato e significa cultura e ricerca sul nostro territorio, sviluppo economico per Modica Alta, nuove opportunità di crescita e di formazione per centinaia di studenti (anche lavoratori) che, altrimenti, non avrebbero mai conseguito un diploma di laurea e, soprattutto, perché esiste una convenzione ventennale la cui rescissione comporterebbe costi ancora più alti. Voglio vedere cosa racconterà Torchi alle centinaia di studenti iscritti, alle decine che si sono già laureati, alle famiglie che affollano raggianti e contente le sedute di laurea, ai commercianti e agli imprenditori di Modica Alta, a quelli che hanno ristrutturato decine di case e le hanno affittate agli studenti. Se i conti tornano, il 65% di questi hanno votato Torchi e le liste di centrodestra alle ultime elezioni. Potrebbe anche essere che, dato che tutto va bene in questa città, 65 modicani su 100 siano d’accordo con Torchi. Mi piacerebbe saperlo. Sapere cosa ne pensano questi cittadini che hanno votato centrodestra della possibilità di eliminare l’Università a Modica. Vedo che all’ultimo momento Torchi ha in parte ritrattato. Ma non se la può cavare così facilmente. Non può ogni volta tirare il sasso e poi nascondere la mano. Bisogna assumersi la responsabilità delle proprie dichiarazioni. Sia coerente e rescinda la convenzione con l’università dato che costa troppo e non venga a dirci poi che taglia servizi essenziali perché il comune non ce la fa a garantire l’una e l’altra cosa. Oppure faccia meno dichiarazioni ed eviti di provocare inutili polemiche. E già che c’è cominci a pagare i debiti all’Università di Catania, dato che è dal 2002 che il comune di Modica non paga un euro.
Università a Modica, parla Poidomani
- Giugno 6, 2007
- 12:01 pm
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