MODICA. ACCUSATO DI ABUSO SU MINORE. GIUDICI LO ASSOLVONO

E’ finito un incubo per un trentottenne modicano, sottoposto a processo penale ma assolto dal Collegio Penale del Tribunale di Modica(Giovanna Scibilia, presidente, Marco Ciraolo e Patricia De Marco, a latere)con la formula “il fatto non sussiste. Per S.A., patrocinato dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, l’accusa sostenuta dal pubblico ministero era grave. Era stato ipotizzato nei suoi confronti, infatti, di avere abusato della figlia della convivente, approfittando dell’assenza di quest’ultima. Nel corso del dibattimento, però, la svolta allorquando lo psicologo, Nicastro, ed il neuropsichiatria infantile, Verga, avevano escluso che si potesse essere davanti ad una vicenda di violenza. La presunta vittima, che all’epoca dei fatti, era il 2003, aveva 10 anni, aveva raccontato l’episodio alla madre, rimasta, ovviamente, incredula e sgomenta. La denuncia ai carabinieri della Compagnia di Modica, in ogni modo, la presentò un’assistente sociale. L’uomo ha sempre negato i fatti e le testimonianze, tra le quali quelle di una ginecologa e di un’assistente sociale, avevano sgonfiato il caso. Gli esami clinici a suo tempo effettuati sulla bimba non fecero emergere prove di abusi sessuali. L’assistente sociale aveva fatto rilevare che la ragazzina erano un soggetto che voleva essere sempre al centro dell’attenzione. Stessa cosa aveva fatto emergere la madre della minore, quando aveva sostenuto che la figlia era usuale raccontare bugie accusando, ad esempio, i compagni di scuola di averle sottratto la merenda, mentre nei fatti, poi, non risultava a verità. Le conclusioni, poi, dei due professionisti chiamati a testimoniare avevano definitivamente fatto chiarezza sulla vicenda. L’avvocato Occhipinti, ha puntato la propria arringa su una possibile distorsione dei fatti da parte della ragazzina col fine di ottenere maggiore considerazione da parenti ed amici.

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