Modica: All’ospedale Maggiore una polemica al giorno… toglie di medico di torno!!!

E’ uno stillicidio di polemiche sulla sanità cittadina e, in particolare, sull’ospedale Maggiore. Non passa giorno che, singoli cittadini, politici e movimenti in difesa dei cittadini, non facciano pervenire proteste per la gestione della sanità locale. Ad essere preso di mira, questa volta, è il reparto di oculistica che, secondo la consigliera Marina Giunta dell’Udc ed Enrica Guerriri, responsabile del Movimento Difesa del Cittadino – “è un reparto fantasma: aperto solo “in orari di ufficio”, non può gestire le emergenze, mentre il pronto soccorso sta scoppiando e i malati sono lasciati anche ore in attesa di una diagnosi specialistica.L’impegno e l’abnegazione degli operatori sono oramai messi a dura prova – aggiungono Marisa Giunta ed Enrica Guerrieri – mentre l.estate incombe e, statisticamente, anche il fabbisogno di prestazioni sanitarie aumenta”. C’è una richiesta al sindaco di procedere ad avviare un confronto costruttivo ma determinato con la direzione generale. “Non è accettabile – dice Marisa Giunta -che il reparto di oculistica sia uno dei rarissimi casi di reparto funzionante solo in orari di ufficio, solo dal lunedì al venerdì, assolutamente non strutturato rispetto alla gestione delle emergenze; che vi sia una strutturale mancanza di posti letto e che, per la non applicazione della reperibilità, sia limitata notevolmente la reale funzionalità del reparto. Non è altresì accettabile che nel trattamento delle urgenze si verifichi una gravissima e pericolosissima procedura legata al non riconoscimento del protrarsi fuori turno delle prestazioni effettuate: ad esempio, se un ambulanziere deve recarsi a Catania per la deambulazione di un paziente, non può partire se prevede di rientrare in ritardo rispetto alla fine del suo turno, in quanto nessun compenso né copertura assicurativa lo assiste”. “I cittadini – aggiunge Enrica Guerrieri – sono troppo sfiduciati e impauriti, in quanto non si comprende lo sconforto finché non si è direttamente toccati da episodi in cui i ritardi, i dinieghi, la mancanza di assistenza tempestiva, possono comportare gravi rischi ai pazienti; noi come istituzioni e come associazioni abbiamo il dovere di valorizzare la buona sanità senza far sì che sia offuscata dai casi di inadeguatezza che sempre più interessano l’ospedale Maggiore e l.Asl 7”.

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