MODICA. SCONTRO INTERNO IN FORZA ITALIA TRA I MINARDO(Riccardo e Nino)

E’ scontro dialettico all’interno di Forza Italia e delle liste connesse che hanno partecipato alla competizione elettorale per l’elezione di sindaco e consiglio comunale. Dopo le dichiarazioni del commissario cittadino azzurro, Nino Minardo, il quale, per la composizione della squadra assessoriale, ha chiaramente detto che dovranno essere privilegiati i cinque esclusi dalle liste(Scucces, Cavallino, Frasca, Modica e Scollo)come avrebbe indicato il coordinatore regionale, Angelino Alfano(Giovanni Scucces era stato indicato tra i primi quattro obbligatori dal rieletto sindaco Torchi), adesso arriva la replica dell’onorevole Riccardo Minardo sull’argomento. “Credo – dice il parlamentare forzista – che cosi come è stato per la presentazione delle liste da parte dell’allora coordinatore cittadino del partito, Paolo Garofalo, che ha mantenuto gli equilibri nell’indicazione dei due assessori in giunta, Federico Mavilla, indicato dal mio gruppo, e Giovanni Scucces, indicato dal gruppo di Nino Minardo, è corretto e giusto che tutte le procedure si completino mantenendo gli stessi equilibri e rispettando la volontà degli elettori. Del resto se loro si ritengono danneggiati per l’esclusione dei cinque alle “Comunale”, io non ho chiesto alcun “risarcimento” per l’estromissione di miei rappresentanti nella Giunta Provinciale”. All’apertura delle urne era emerso che, nei fatti, sei consiglieri su undici sono espressione di Riccardo Minardo e di Innocenzo Leontini. “Proprio per tale motivo – aggiunge Riccardo Minardo – uno dei due assessori sarà espressione del gruppo che si riconduce al sottoscritto e all’onorevole Leontini, mentre la presidenza del Consiglio andrebbe all’uscente Enzo Scarso. In questo modo sarà rispettata la volontà del popolo e la democrazia, a meno che dopo tante lotte per eliminare le dittature, questa non la si voglia ripristinare a Modica”. Il sindaco Torchi, insomma, si trova tra due fuochi e dovrà essere saggio mediatore per cercare di arginare lo scontro “fratricida”. “Confidiamo – conclude il parlamentare nazionale – nell’opera del sindaco che è garante della coalizione e che è chiamato a non permettere fughe in avanti”.

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