PREGIUDICATO ROSOLINESE CONDANNATO AD UN ANNO E DUE MESI DI RECLUSIONE DA GIUDICE DI MODICA

Non è bastata la sfilza di testimoni, in particolare carabinieri, per evitare la condanna al pregiudicato Antonino Roccasalva, 50 anni, arrestato ad Ispica il 24 gennaio scorso. Il giudice monocratico presso il Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, gli ha inflitto una pena ad un anno e due mesi di reclusione, accogliendo, nella sostanza, la richiesta della pubblica accusa. Quello che era partito come un processo per direttissima, si è sviluppato in parecchie udienza durante le quali, l’avvocato Nino Savarino del Foro di Siracusa, ha cercato le motivazioni per evitare la condanna al proprio assistito. Roccasalvo era stato arrestato dai carabinieri per violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale. Il magistrato lo scorso 26 gennaio aveva convalidato l’arresto e gli aveva concesso il beneficio dei domiciliari. Il pregiudicato era stato indivuduato nel centro cittadino durante alcuni appostamenti attraverso i quali era stato notato insieme ad altri pregiudicati. Secondo le forze dell’ordine l’uomo non aveva modificato le sue abitudini, cioè quelle di frequentare altri soggetti già finiti nelle mani della giustizia. Nel 2005 era stato, ade esempio, notato ad Ispica nel corso di un servizio di pattugliamento e dopo accertamenti lo avevano sorpreso in compagnia di un altro pregiudicato. Si trovava in un esercizio per la vendita all’ingrosso di prodotti ortofrutticoli mentre era intento ad effettuare degli acquisti. Nello stesso anno, era sottoposto all’obbligo di residenza nella sua città d’origine, che è Rosolini. Era stato arrestato sempre ad Ispica nel mese di ottobre del 2004. Fermato ad un posto di blocco, da controlli eseguiti sui terminali del Ministero, risultò che sul rosolinese pendeva il provvedimento emesso a suo tempo dal giudice di sorveglianza.

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