MODICA. LA MORTE DELL’OPERATORE ECOLOGICO ENZO ADAMO. DEPOSITATA LA PERIZIA

Ci furono responsabilità reciproche sia del conducente l’autocompattatore, che della vittima, Enzo Adamo, 50 anni, l’operatore ecologico modicano, dipendente dell’Agesp, l’azienda che all’epoca aveva in appalto il servizio per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, rimasto ucciso, giovedì 26 ottobre dello scorso anno, schiacciato dal pesante mezzo guidato dal collega S.M.. Sono queste le risultanze della perizia depositata dal consulente tecnico d’ufficio, il geometra Pietro Munzone di Catania, che era stato nominato dal Procuratore della Repubblica, Domenico Platania. Il professionista non assegna, in ogni modo, percentuali di responsabilità nelle sue conclusioni. Il conducente dell’autocompattatore, che è patrocinato dall’avvocato Salvo Maltese, sarebbe responsabile della tragedia per non essersi fatto aiutare nella manovra da personale a terra. La vittima, i cui familiari sono patrocinati dall’avvocato Enrico Tedeschi, sarebbe responsabile del fatto di non essersi astenuto dall’improvviso attraversamento dalla parte posteriore pur sapendo che il mezzo non fosse dotato di telecamera. L’incidente mortale si verificò presso la discarica sciclitana di San Biagio. L’avvocato Maltese aveva nominato quale consulente di parte l’ingegnere Carmelo Pappalardo di Catania, mentre l’avvocato Tedeschi aveva nominato l’ingegnere Antonino Polino. Adamo, che si trovava dietro l’autocompattatore che avrebbe dovuto smaltire i rifiuti provenienti da Modica, dopo l’impatto con il mezzo, era rimasto a terra incosciente. All’Ospedale Busacca di Scicli giunse cadavere. Sul suo corpo, dopo la ricognizione cadaverica eseguita dai dottori Tumino e Magro della Divisione di Medicina Legale del nosocomio di Scicli, fu disposto l’esame autoptico. La Procura della Repubblica ha dichiarato chiuse le indagini.

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