Politiche sociali a Modica: una nuova prospettiva”.

“Politiche sociali a Modica: una nuova prospettiva”. Se ne è parlato ieri sera all’auditorium dell’ex asilo antoniano in un incontro organizzato dal centronistra. All’incontro, moderato dalla psicologa Maria Grazia Assenza, hanno preso parte Gaetano Giunta, presidente dell’Ecosmed di Messina; Valeria Conte, psicoterapeuta dell’Istituto di Gestalt H.c.c. di Ragusa, l’on. Antonio Borrometi e il candidato a sindaco dell’Unione Antonello Buscema, già assessore ai Servizi sociali durante il secondo mandato del sindaco Ruta. Per Valeria Conte, i servizi sociali devono essere ridisegnati tenendo conto di come è cambiata la società e delle nuove forme di disagio che essa esprime. “La globalizzazione – ha detto – non ha avuto conseguenze soltanto sull’economia. Ha modificato anche il sistema delle relazioni sociali. Una volta c’erano “appartenenze” scontate – la famiglia, la parrocchia, la scuola, i gruppi, ecc… – che “assorbivano” l’esigenza di comunicazione e di ascolto. Oggi, il bisogno di comunicare, di creare reti di relazioni è più che mai necessario perché si allentano i vincoli delle vecchie appartenenze, mentre all’orizzonte non se ne intravedono di nuove. E questo bisogno riguarda tutti i soggetti, sia normali che diversamente abili”. “Da qui – ha concluso la Conte – deriva la necessità di creare spazi di dialogo, di confronto e di incontro”. “Sostenere Antonello? Un dovere civile!”, ha esordito Gaetano Giunta. L’esperto di politiche economiche sociali ha poi motivato la sua scelta con la qualità raggiunta dai Servizi sociali quando Antonello Buscema divenne assessore al ramo. “La carta dei servizi, il patto sociale per la città e una visione innovativa fondata su un approccio globale ai servizi– ha spiegato Giunta – hanno “rivoluzionato” il settore. Che poi è stato smantellato negli anni a seguire”. Antonello Buscema ha ricordato come i due anni trascorsi da assessore ai Servizi sociali siano stati i più pesanti, ma al tempo stesso i più belli e intensi della sua carriera politica e amministrativa. “Dal 1993 al 2000 – ha detto – abbiamo costruito un nuovo welfare. Superare la logica meramente assistenziale, far sì che le politiche sociali divenissero “politiche di comunità”, il pieno impiego delle risorse umane, la formazione e la motivazione del personale, l’integrazione dei servizi sono state le chiavi di volta di quel processo innovativo”. “Oggi – ha concluso – resta ben poco di quel sistema: sono aumentate le spese ma sono diminuiti i servizi”. Per questo l’on. Antonio Borrometi, a conclusione del suo intervento, ha lanciato una interessante proposta: in caso di vittoria elettorale, Antonello potrebbe assumere l’onere e l’onore della delega ai Servizi sociali.

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